Scrittura: come si interpreta la grafia

Arianna Preciballe
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

A cura della della dott.ssa Alessandra Lumachelli, grafoterapeuta, perito giudiziario e scrittrice, scopriamo come interpretare le varie grafie e, soprattutto, quella di chi lascia grandi spazi.

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Lo studio della scrittura è una scienza a partire dal 1622, anno di pubblicazione dell’opera del medico e filosofo bolognese Camillo Baldi.

Quando si parla di grafologia s’intende, infatti, la scienza del gesto grafico, quindi l’analisi di scarabocchi, disegni e scritture, che mira a conoscere a fondo la personalità, con caratteristiche, attitudini, potenzialità.

Tale conoscenza può condurre verso scelte consapevoli e un conseguente maggior benessere, individuale e sociale.

Una cosa che appassiona molti è, comunque, scoprire la compatibilità di coppia, cioè l’opportunità data dalla grafologia per capire quale sia il partner più adatto. 

Prendiamo l’esempio di Alberta, che è da pochi mesi felicemente fidanzata con Marco. Delle parti del carattere dell’uomo, però, non sono ben decifrabili: a volte lo sente come sfuggente, distante.

Cosa potrebbe rivelare uno studio della sua grafia?

La scrittura di Marco

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La scrittura di Marco si caratterizza per delicatezza e andamento sinuoso e curvilineo. Potrebbe sembrare una grafia femminile. La “femminilità” (o la “mascolinità”) della forma di una scrittura non è legata all’orientamento sessuale di chi scrive, ma più in generale è l’atteggiamento di comunicazione che si rivolge all’esterno.

Marco appare cortese e sensibile, desideroso di conoscere la donna a cui scrive; ma ha ragione Alberta a sentirlo distante. Non è un problema legato alla sua fidanzata, ma è una caratteristica della sua natura. Marco dovrebbe approfondire i motivi che lo tengono ancorato al passato, e lo obbligano a mettere larghi spazi tra sé e chi lo incontra.

Gli spazi in scrittura: cosa significa

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Molti segni esprimono gli spazi in scrittura, in gergo “i bianchi”, contrapposti al “nero” impresso dalle parole scritte. Il segno “largo tra parole”, indica gli spazi che esistono (se non esistono, si parla di “stretto tra parole”) tra la fine di una parola e l’inizio della successiva.

Chi scrive lasciando grandi spazi tra le parole, tende a ragionare su tutto, in maniera preventiva. In questo modo, bisogna considerare che la spontaneità e la mancanza di riflessione diminuiscono all’aumentare degli spazi bianchi.