Salvaguardia dell’ambiente: 10 consigli per rispettare il pianeta

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Siamo sempre più consapevoli dei problemi del nostro ambiente: acque inquinate,  discariche e inceneritori saturi di materiali-spazzatura, emissioni e gas di frequente sopra i livelli di guardia… Ma cosa possiamo fare di concreto?

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Per aiutare l’ambiente è fondamentale cominciare dal nostro ambito familiare a fare qualcosa insegnando ai nostri figli alcune micro-regole di comportamento. Ecco le dieci più note e importanti che è bene sempre ricordare.

1. Mettere la plastica negli appositi contenitori

Il motivo: la plastica non è biodegradabile, non contiene alcuna traccia d’acqua, è un derivato del petrolio ed è composto da polimeri, cioè catene di molecole della stessa forma e tipo spesso unite fra loro da legami chimici piuttosto stretti che le rendono quasi indistruttibili.

2. Non strappare piante e fiori

Se a una pianta strappiamo anche solo un pezzo di radice muore. È infatti da quei filamenti sotterranei che trae la linfa vitale, il mix di acqua, sali minerali, ferro, rame, zinco che poi nutrirà foglie, rami, frutti.

3. Non buttare vetri in giro

È importante mettere i vetri negli appositi contenitori perché così potranno essere usati come materia. Per fare una bottiglia di vetro bisogna mettere insieme sabbia, calcare e soda in forni ad alta temperatura.

Senza riciclo, la sabbia, il calcare, la soda vengono estratti da cave che poi creano aree vuote nella stratificazione del suolo.

4. Suddivere i rifiuti da gettare

Insistere sulla suddivisione dei rifiuti è molto importante: ci troviamo ancora a gettare via lattine vuote, scarti degli alimenti mangiati a tavola, giornali, bicchieri rotti con il vetro, flaconi di saponi e detersivi, secchielli e giochi di plastica.

Materiali diversissimi tra loro che richiedono tempi di smaltimento molto diversi. Ormai gran parte del metallo che compone i rifiuti è costituito dall’alluminio, prodotto difficilmente separabile, e quindi riciclabile, se mescolato con gli altri.

5. Mettere i farmaci nei loro contenitori

Antibiotici, sulfamidici, polivinile, calcio solfato, ossido di ferro nero, ibuprofen etc, se dispersi nell’ambiente o smaltiti in maniera errata in discarica o nell’inceneritore possono contaminare il terreno, le acque dove si accumulano per arrivare all’uomo attraverso gli alimenti.

6. “Rottamare” le pile

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Utilizzare gli appositi centri di raccolta: questi piccoli oggetti contengono sostanze dannose come mercurio, cadmio e piombo. Ricordiamolo: basta 1 solo grammo di mercurio a contaminare grandi quantità di acqua e cibo.

Inoltre, gli acidi presenti nelle pile sono corrosivi e tossici e possono, se si infiltrano nel terreno, raggiungere le acque sotterranee e arrivare a casa nostra tramite l’acqua che beviamo.

7. La carta va nei raccoglitori-carta

La carta deriva dall’albero, elemento naturale per eccellenza, che proprio per la sua affinità con l’acqua si decompone in tempi brevi ed è quindi biodegradabile. Nonostante ciò è bene riciclarla, altrimenti bisognerebbe importare dall’estero il 90% della materia prima.

Attenzione a scartare bicchieri di plastica, piatti di carta plastificata, contenitori per il latte o bevande in cartone plastificato: carta e plastica se bruciano insieme producono DIOSSINA, gas pericoloso per la salute.

8. Usare poco sapone e detersivo

Contengono delle sostanze chiamate tensioattivi, o anfisiliche in chimica, che sono fatte da una molecola la cui testa è amica dell’acqua mentre la coda respinge l’acqua e attira i grassi fra cui le macchie di unto, lo sporco.

Grazie alla loro struttura questi tensioattivi puliscono ma presentano una consistente parte non biodegradabile. Per cui non esagerare!

9. Risparmiare acqua e spegnere la luce

L’acqua potrebbe scarseggiare con i cambiamenti climatici: meglio fare la doccia piuttosto che il bagno, non lasciarla scorrere quando ci si lava i denti. Dove è potabile beviamo acqua del rubinetto che ha comunque valori buoni senza bisogno di ricavarla da fonti e montagne.

Nelle centrali termoelettriche per ottenere energia è necessario bruciare carbone o petrolio per creare vapore ad alta pressione in grado di far girare le turbine, in quelle idroelettriche si sfrutta la forza dell’acqua.

Se non si spreca energia elettrica si consumano meno risorse. Per cui ricordarsi sempre di spegnere gli elettrodomestici o la luce quando si esce da una stanza.  

10. Andare a piedi o in bici

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Stiamo per accompagnare a scuola il nostro bambino, proponiamogli, soprattutto e naturalmente se abitiamo in città, di evitare di prendere la macchina o l’autobus. Un uso troppo concentrato di macchine provoca un traffico enorme e un esubero di gas di scarico i cui effetti negativi sono tutti i giorni sotto i nostri occhi