Onirodramma: cos’è e come farlo
È un periodo che eroticamente sei in down. La quotidianità, il troppo o il poco lavoro, la mancanza di un partner o la crisi di coppia, non importa quale sia la causa, ma vorresti, almeno in sogno, lasciarti travolgere da carezze e baci appassionati. Superare la frustrazione è possibile imparando la tecnica dell’onirodramma.
Cos’è l’Onirodramma?
Sappiamo che il sogno racchiude molti messaggi che il nostro inconscio ci invia e attraverso l’analisi di essi possiamo scoprire le nostre paure, i nostri disagi, ma anche i bisogni e i desideri.
L’onirodramma è una metodologia che approccia al sogno utilizzando la stessa tecnica dello Psicodramma. L’obiettivo è sintetizzare i processi mentali, corporei ed emotivi che ci accadono mentre dormiamo e sognamo.
La struttura del sogno e quella della psiche, corrispondono. Quindi analizzando la prima potremo avere uno specchio della seconda.
La tecnica dell’onirodramma prevede di “mettere inscena” i nostri sogni, per poi analizzarli.
Primo passo: dipingi il tuo partner nella mente
Ricorda che il cervello funziona un po’ come un computer: è abituato a scomporre e ricomporre le immagini.
Quando vai a letto, prova a sfruttare questa capacità cerebrale, creando delle visualizzazioni ad hoc. Come?
Inizia pensando intensamente al partner, visualizza le parti del suo viso, del corpo, scomposte e ricomposte come un puzzle. Occhi, naso, bocca, braccia, gambe, mani. Poi inserisci la sua figura intera in una situazione precisa, mentre passeggia con te in un bosco o sorseggia un gustoso sorbetto al limone.
Secondo passo: scomponi e ricomponi le immagini
I quadri mentali vanno nuovamente scomposti e ricomposti, in modo da offrire al nostro sistema nervoso altri dati da mixare e memorizzare.
Quando gli occhi si muovono come se guardassero un film, nelle fasi REM del sonno, si attivano nel cervello sensazioni visive, uditive, associative: i sogni. Soprattutto quelli riguardanti la nostra vita emotiva: desideri affettivi, sessuali, problemi di lavoro.
In questi momenti, che durano da 5-10 minuti a un’ora, e si ripetono 4-5 volte nella notte, entrano in gioco importanti funzioni neuro-fisiologiche, anche a livello erotico. Il battito cardiaco aumenta e fa fluire il sangue a una pressione così elevata da stimolare il nostro desiderio sessuale.
Pensa, allora, intensamente alle carezze, ai movimenti, ai baci che portano al piacere erotico. L’esercizio migliora i suoi effetti se, durante la sua esecuzione, si ripetono alcune frasi che spiegano quali sono i dettagli erotici preferiti: lo amo di più se mi tocca dietro le orecchie, sfrega i suoi piedi contro i miei…
Terzo passo: pensa alla “frase magica”
Formula pensieri che esprimono chiaramente le fasi del rapporto sessuale. Anche se è notte fonda, al risveglio, sarebbe meglio riuscire a scrivere il ricordo della visione e le sensazioni provate: mi ha baciata sugli occhi sotto al lampione di casa. Che cosa ho provato? Malinconia, gioia, eccitazione.
Non vanno dimenticate le frasi chiave utilizzate nel dormiveglia: voglio che mi accarezzi a lungo le spalle, il viso… Approfondisci poi questi pensieri con altre richieste: vorrei raggiungere il piacere lentamente oppure più in fretta, urlando o chiacchierando.
Ultimo step: i messaggi entrano in memoria
Magari non tutte queste immagini riescono a realizzarsi subito in sogno, ma entrano nella tua memoria e ogni informazione, si sa, si trasforma in un flusso di corrente elettrica che percorre più volte la rete dei neuroni.
Quanto più frequente e ripetuto è il collegamento, tanto più questa rete si rafforza creando nuove sinapsi, ovvero punti di contatto tra neuroni che rendono il ricordo indelebile e consentono di riattivarlo ogni volta che lo desideriamo.
Nelle notti successive sarà semplice vivere il film erotico da protagonista e goderne fino in fondo.