Liti di coppia: motivi e consigli per la convivenza

Come gestire i litigi di coppia senza creare fratture insanabili. Lasciando lo stress del lavoro fuori dalla porta di casa e imparando a comunicare con il partner: ascolto, empatia e comprensione, insieme all’amore, aiutano a riportare l’armonia nella coppia.

litigi 11Le liti peggiori con il proprio partner non sono per i tradimenti ma piuttosto per motivi futili, come lasciare i capelli nel lavandino, non spegnere le luci, non buttare la pattumiera. Il bagno, poi, è il luogo prediletto in cui si scatena la rissa. L’orario preferito? Dopo le 20.00.

È quanto emerge da una indagine pubblicata sul Daily Mail che fotografa i comportamenti di 3000 coppie britanniche.

“Ma lo stesso vale per gli italiani se si tratta di comportamenti ripetitivi, che non vengono modificati con il tempo o con la lite e che non provocano una vera rottura nella coppia come fa, invece, un tradimento, né un momento di riflessione, ma causano continue e furiose arrabbiature”, spiega Erica Gardinetti, psicologa al Centro polispecialistico MedicalB di Busto Arsizio (Varese). “Attenzione, però, a non sottovalutarle perché le piccole incrinature degli screzi futili possono diventare crateri portando, in alcune coppie, addirittura, alla separazione”.

Non a caso un intervistato su cinque ha dichiarato che il protrarsi di questi litigi giornalieri ha portato alla fine della relazione. Cosa fare per correre ai ripari mantenendo una convivenza pacifica?

Litigi di coppia: i motivi scatenanti

liti 13Pare proprio che siano le donne ad arrabbiarsi maggiormente, probabilmente perché “custodi” dell’ordine della casa. In particolare, si imbestialiscono per i capelli nel lavandino, la sporcizia nel wc, la tavoletta alzata, il rotolo di carta igienica non sostituito, asciugamani abbandonati sul pavimento o sul letto, scarico non tirato e luci dimenticate accese. Gli uomini, d’altro canto, si innervosiscono perché la partner impiega ore a prepararsi, lascia fazzoletti e vestiti in giro per la casa, guarda telenovelas, lascia il bidone dell’immondizia pieno, i capelli nel lavandino.

“Prima di tutto è importante sapere perché si litiga”, precisa la psicologa, “si deve capire se si tratta solo di un pretesto per arrivare a una rottura o se è davvero per un motivo futile. Il litigio, inoltre, può anche essere causato da un particolare momento di stress sul lavoro, che si sfoga a casa con quelle modalità oppure può essere davvero un comportamento percepito come fastidioso dall’altro partner. In quest’ultimo caso la condotta deve essere, se possibile, modificata per il benessere della coppia”.

Consigli per una convivenza pacifica

litigi 13Parola d’ordine: comunicazione e condivisione. È questo, in estrema sintesi, il segreto per evitare futili litigi domestici anche se, in alcuni casi, serve definire qualche regola in più.

Ecco, quindi, in 7 punti, i consigli dell’esperta per una convivenza (per lo più) pacifica:

  1. Decidere insieme come suddividersi i compiti legati alla gestione della vita domestica.
  2. Evitare di esprimere giudizi eccessivamente negativi su come l’altro svolge i suoi compiti in casa.
  3. Esplicitare vissuti, emozioni e sentimenti legati al comportamento dell’altro mantenendo la centratura sul “come io mi sento quando l’altro si comporta in un determinato modo”. Si tratta, in pratica, di capire se è davvero quello il motivo di fondo legato all’arrabbiatura.
  4. Mantenere un equilibrio tra momenti individuali (hobby, sport, amici) e momenti della coppia (uscite, attività insieme, cene).
  5. Tenere un buon livello comunicativo, caratterizzato da ascolto, accettazione e trasparenza.
  6. Imparare a riconoscere i propri bisogni ed esprimerli in modo chiaro, senza aspettarsi che l’altro magicamente li intuisca.
  7. Dopo una lite o una discussione, riappacificarsi (inutile e controproducente “tenere il muso”) e ascoltare reciprocamente le motivazioni del conflitto senza banalizzare o giudicare l’altro.