Donne single in cerca di un compagno: rischi e timori
Le donne arrivate ad un certo punto della loro vita, intorno ai 35-40 anni, si trovano di fronte ad un bivio: rimanere single o trovare a tutti i costi un compagno? Trovarsi a dover fare una scelta di questo tipo genera molte incertezze nella donna.
Donne single non più giovanissime significa nuove single alla ricerca di un fidanzato?
Partendo da questa domanda, ho dato una sbirciatina al web cliccando sui motori di ricerca parole chiave riguardanti l’argomento e ciò che ho trovato sembra aprire uno sguardo su contrastanti visioni.
Da una parte siti e blog che parlano della paura di rimanere sole e danno consigli su come “accaparrarsi” un uomo senza incorrere in soggetti poco raccomandabili; dall’altra, racconti di donne felici e realizzate “senza il bisogno di un marito”.
Credo che entrambe le visioni permettano di dare spunti di riflessione e confronto, così come penso che non esista una netta separazione tra donne che cercano disperatamente un uomo e coloro le quali non desiderano, anzi rifuggono, l’idea di avere un compagno.
Una fase delicata, dominata dalle incertezze
Jung teorizza l’esistenza di un periodo di passaggio, chiamato “mezzogiorno della vita”, che fa parte di un processo evolutivo, il processo di individuazione: fino ai 35-40 anni la persona avrebbe il compito di adattarsi alla società attraverso la costruzione di ruoli e adeguandosi ai contesti di vita.
Con l’avvicinarsi della mezza età l’individuo avrebbe le risorse per conoscere meglio se stesso e per avvicinarsi alla realizzazione di ciò che veramente è.
È dunque comprensibile come l’oscillazione in ambito relazionale tra autonomia e dipendenza, ben colta dal web, si inserisca perfettamente all’interno di tale periodo della vita, proprio come, in modo molto più marcato, lo è stata per l’adolescenza.
Il rischio di questo periodo di relativa incertezza è quello di rimanerne “incastrate”. Una donna single potrebbe percepire maggiormente la precarietà legata a questa fase, poiché non ha la sicurezza di una relazione o di un matrimonio.
Essere moglie e/o madre fornisce delle certezze inevitabili legate al ruolo e alle responsabilità che possono limitare gli “scossoni emotivi”.
La sfida risulta essere quella di ritrovare un equilibrio (seppur dinamico) tra autonomia e indipendenza e tra abitudine e cambiamento.
Molte donne single si trovano, dunque, alla ricerca di un compagno ma, allo stesso tempo, hanno il timore di rimanere incastrate in storie deludenti. La consapevolezza di sé può, così, dimostrarsi un’arma a doppio taglio!
Credenze e convinzioni che non aiutano
Essere donne significa aver maturato una serie di esperienze che si sono succedute e, a volte, intersecate nel corso della vita.
Fare esperienza non corrisponde soltanto a un accumulo di ricordi che si sommano, ma comprende un processo complesso e dinamico che consiste nell’elaborazione di ricordi, sensazioni, emozioni, pensieri e collegamenti che funziona, in seguito, da traccia per le scelte successive e che va ad influire sul modo in cui percepiamo e interpretiamo la realtà.
Accade, dunque, che arrivate alla soglia dei 40, questo bagaglio esperienziale crei qualche problema nel valutare se stesse e l’altro e nel porsi obiettivi.
Ecco, allora, alcune credenze che si possono formare ma che potrebbero rendere la ricerca del partner difficile e dolorosa.
“Alla mia altezza”
Arrivata a una certa maturità e indipendenza, la donna può avere l’aspettativa di doversi innamorare di un uomo simile a sé per formazione, esperienze e caratteristiche. Il rischio è quello di forzare la naturalezza delle cose e di diventare rigide e intransigenti.
“L’amore ideale”
Può accadere per alcune donne che le storie d’amore vissute in precedenza siano state particolarmente difficili e dolorose (o vissute come tali); questo potrebbe portare a inseguire un ideale di amore perfetto che si concretizza nella ricerca di affettività, comprensione e condivisione totali.
In questo caso il rischio è duplice: non trovare mai un compagno abbastanza amorevole oppure rendersi conto, col tempo, che il compagno che sembrava così affettuoso non sempre lo è, andando incontro a una delusione vissuta come inaccettabile.
“Voglio avere tutto”
Certe donne potrebbero desiderare “due piccioni con una fava”, ovvero mantenere la propria vita da single (a cui si sono ben abituate) stando all’interno della coppia, godendosi i privilegi di entrambe le situazioni. Ogni scelta, però, prevede anche delle rinunce e, prima o poi, qualcosa o qualcuno si lamenterà.