Decluttering: come eliminare il superfluo
Basta con scaffali affollati, cassetti stracolmi, armadi traboccanti: è il momento di fare spazio: via al decluttering allora! È una disciplina che ha preso piede da poco in America e in Inghilterra: si tratta di mettere ordine nella vita eliminando le cose superflue.
Da una recente indagine svolta negli Stati Uniti risulta che le persone usano solo il 20 per cento delle cose che hanno, lasciando il rimanente 80 per cento stipato in armadi e ripostigli, cose superflue che creano disordine e bloccano la nostra energia vitale.
Se in casa teniamo solo le cose che usiamo e amiamo, l’armonia dell’ambiente diventa fonte di sostegno e benessere psico-fisico. Al contrario, un’abitazione disordinata e affollata di cose inutili rivela un approccio confuso alla vita, e stare in casa diventa soffocante.
Perché si accumula?
I motivi che spingono a riempire la casa di oggetti sono numerosi, alcuni tipici della nostra personalità, altri “imposti” dalla società nella quale si vive.
“Spesso si è giudicati per quello che si ha e non per quello che si è, spiega Lucia Larese (fondatrice e direttrice della Scuola Italiana di Spaceclearing, che insegna a fare Decluttering). Ma la voglia di avere nuovi oggetti satura gli ambienti e soffoca la creatività, rendendo scontenti”.
Cimeli di viaggio, ricordi d’infanzia e vecchie riviste sono oggetti che fanno affiorare emozioni e ricordi. Con il tempo diventano un mondo al quale ci si aggrappa per non perdere quell’identità di cui li abbiamo investiti. Tuttavia, guardare indietro non ci fa crescere. Per evolvere, è bene sapere quali cose vanno tenute e quali cose vanno eliminate.
Come riuscire a fare ordine
Per sentirsi più leggeri e liberi dagli oggetti, non serve svuotare completamente la propria casa, ma procedere per gradi. E non è necessario terminare tutto in un week-end, ma è meglio seguire il proprio ritmo personale.
“Con carta e penna, fare un primo giro della casa, elencando tutte le zone più invase dai nuovi arrivi, come armadi o librerie», continua Lucia Larese. Quando si scelgono le cose da eliminare o da tenere, è importante non accumulare pile di oggetti con la scusa di decidere più tardi, ma prendere subito una decisione”.
Se rimane, occorre trovargli un posto, altrimenti va buttato senza rimpianti. Se un regalo suscita ancora gioia a e affetto, è giusto conservarlo, se invece ci lega a un ricordo negativo, possiamo eliminarlo senza esitazioni.
Dopo la casa, le tecniche del declutter possono riguardare anche il lavoro, i rapporti interpersonali e il corpo.
“Un locale pulito e sgombro è più accogliente e invoglia a creare e a riflettere, tiene a precisare Lucia Larese, autrice del libro “Spaceclearing: libera il tuo spazio, trasforma la tua vita. Se si lavora su una scrivania piena di carte, si tende a stancarsi prima, a fare sforzi maggiori per terminare un lavoro e a innervosirsi. Invece, un tavolo libero stimola un approccio più sereno alle piccole incombenze e facilita l’organizzazione”.
Liberarsi di ciò che è vecchio o rotto permette di prendere le distanze dal passato per fare posto a nuove idee ed esperienze. Se conserviamo troppi ricordi del passato, questi proiettano intono a noi ciò che eravamo piuttosto che quello che siamo o vorremmo diventare.
Troppe cianfrusaglie alimentano il passato anziché nutrire il presente, impediscono di trovare nuove soluzioni più adatte alla realtà. Liberandosi dalla pesante zavorra delle cose inutili, ci si sente più distesi e rilassati, pronti a lasciarsi andare alle proprie emozioni e ad allentare l’ansia.