Vinci lo stress con la meditazione
Con la consulenza di Manuela Grieco, naturopata, counselor e life coach impareremo tutto ciò che c’è da sapere sulla meditazione. Inoltre scopriremo anche tutti gli effetti benefici che quest’ultima ha, se fatta con continuità.
“Meditate gente, meditate!”, la storica frase con cui Renzo Arbore invitava a bere una nota marca di birra ben si addice alla pratica di cui vogliamo parlarvi: la meditazione, per l’appunto.
La disciplina di origine orientale sta infatti tornando prepotentemente in voga tra quanti hanno capito che non c’è niente di meglio, e di economico, per combattere le inquietudini regalate dalla vita moderna. In tanti la sera rientriamo a casa stanchi, stressati e nervosi ma in pochi sappiamo che la tensione accumulata, di qualunque sia il suo genere, a lungo andare, può contribuire a sviluppare malattie, anche importanti. Ecco perché è fondamentale liberarsene, ossia scioglierla.
Se per quella fisica basta un po’ di movimento (una corsetta nel parco o una qualunque lezione di ginnastica in palestra, ma è rigenerante anche una camminata a passo sostenuto), per quella emotiva possiamo ottenere impagabili benefici da una sessione meditativa, una pratica capace di riconnetterci con la parte di noi più sana e piena di risorse, proprio quella che spesso perdiamo a causa di tante preoccupazioni.
Numerosi studi scientifici, in particolare quelli condotti dal Dott. John Kabat-Zinn, fondatore dell’istituto per la riduzione dello stress dell’Università del Massachusetts, hanno dimostrato che dopo 8 settimane di pratica della meditazione, breve ma quotidiana, si riportano veri e propri cambiamenti fisici che determinano più energia e vitalità, rinforzo del sistema immunitario, incrementi di sentimenti positivi, maggior lucidità mentale, migliore qualità del sonno, riduzione della pressione arteriosa e riduzione dei livelli di ansia.
Poiché questi benefici non ci sembrano di poco conto, sarà bene capirne qualcosa di più con la nostra esperta: Manuela Grieco.
Perché meditare?
Manuela Grieco spiega perché è importante meditare:
“Meditare per imparare a gestire la propria mente, con i suoi pensieri, desideri, ambizioni, preoccupazioni spesso fuori controllo e portatori d’inquietudine; per riuscire a sfuggire da quei meccanismi automatici che conducono a degli stati d’animo negativi; per essere padroni di noi stessi e del nostro mondo interiore”
Meditare è semplicemente vivere il momento presente, sentire il proprio respiro, percepire l’aria che entra ed esce dal naso mantenendo una concentrazione rilassata. Pian piano, giorno dopo giorno, se ne avvertono i benefici e senza troppo accorgersene, l’usanza diventa una pratica quotidiana.
Basti pensare che anche la più grande impresa comincia col primo passo, e uno alla volta è possibile percorrere grandi distanze. Quindi, da un’attuale situazione di disagio, anche solo un piccolo gesto, come può essere qualche minuto di meditazione quotidiana, rappresenta un importante cambiamento.
Dedicare 10 minuti al giorno al silenzio, all’ascolto del proprio respiro, della propria mente aiuta a ritrovare sé stessi e ad attuare una pulizia interiore capace poi di far ripartire al meglio.
“Come diceva Osho, maestro spirituale che ha integrato cultura orientale e occidentale introducendo l’uomo moderno alla tematica della meditazione, occorre avvicinarsi ad essa con fiducia e senza serietà; non considerarla un dovere, ma piuttosto un piacere. Ben presto ognuno può fare esperienza di una nuova ricchezza nella propria vita. Provare per credere!”
Come si medita: la tecnica
Essendo la meditazione una pratica antichissima, nel tempo si sono sviluppate molte tecniche: alcune si basano sull’utilizzo di un Mantra, che consiste nella ripetizione di un suono o una parola, altre sull’osservazione di un oggetto, altre ancora sfruttano il movimento e l’espressione del corpo e sono dette, infatti, “attive”.
Ognuno, col tempo e con l’esperienza, può preferire una tecnica piuttosto che un’altra. Per cominciare, tutti, senza limitazione di età e/o condizioni fisiche, possono trovare immensi benefici dalla più classica, la meditazione Vipassana, la preferita dal Buddha.
Per attuarla, si osserva semplicemente il proprio respiro, concentrandosi su di esso, e lasciando scorrere i pensieri che possono sopraggiungere, senza prestargli attenzione. Il loro “rumore” lascerà spazio al silenzio e alla pace dello stesso respiro. Durante la Vipassana, non c’è nessun metodo preciso con cui orientare la respirazione, ci si limita ad esser concentrati su questa e a “sentirla”, così com’è.
Sicuramente sopraggiungeranno molti pensieri, accompagnati da altrettanti dubbi (“Cosa ci faccio qui?”, ”Ho tante altre cose da fare”, ”Ah già, devo fare quella telefonata”, ”Questa roba non fa per me” etc.), visto che la mente è abituata a non avere pause, né controllo.
In questa fase, il compito è semplicemente quello di ricondurre l’attenzione al respiro, ogni volta ci si accorge della distrazione, osservando i pensieri che arrivano come se fossero proiettati su di uno schermo e non ci appartenessero. È un “allenamento mentale” che creerà dentro di noi bellissimi spazi di serenità e rilassamento.
La giusta posizione
La più adatta è quella seduta, con la schiena dritta, le spalle rilassate, le mani morbidamente appoggiate sulle gambe, con i palmi rivolti verso l’alto. Importante è crearsi, per quanto possibile, un ambiente favorevole: spegnere il telefono, fare in modo che ci sia silenzio intorno, accendere un incenso profumato, tenere una leggera musica di sottofondo.
Raggiungere, e soprattutto mantenere, la concentrazione non è facile ma è questione di pratica e abitudine.