Tacchi alti: lo stretching per il dolore ai piedi
Le scarpe con il tacco sono belle e soprattutto sexy. Indossare calzature così vertiginose costa tanta fatica e può addirittura creare uno sbilanciamento nella postura. Ecco allora cosa consiglia Paola Bagnato, personal trainer.
Il carico del peso grava in modo inconsueto sulla colonna vertebrale e sugli avampiedi e il corpo per mantenersi in equilibrio compensa queste disarmonie con tensioni varie: in particolare la catena muscolare della schiena tende ad accorciarsi e diventare contratta.
Risultato: gambe indolenzite, dita dei piedi fredde, schiena a pezzi. Ma questi disturbi si possono contrastare con la corretta ginnastica.
La ricerca del baricentro
Ci sono momenti in cui è meglio inspirare per incamerare energia, altri in cui è meglio espirare per sciogliere le tensioni e mantenere la posizione richiesta. All’inizio il corpo deve scoprire come fare.
dice Paola Bagnato. E per realizzare l’obiettivo che è la corretta postura viene naturale sintonizzarsi sul baricentro, l’ampia fascia che va dall’ombelico fino alla parte inferiore della schiena, partendo dalle costole più basse fino alle natiche.
Ed è proprio questa area del corpo che, dopo una passeggiata sui tacchi, ha bisogno di riacquistare fluidità e scioltezza con esercizi a corpo libero e stretching.
Ginnastica dopo aver indossato i tacchi
In piedi, mani appoggiate a una parete per aiutarsi nell’equilibrio: portare una gamba indietro con un ampio passo. Spostare il peso su quella anteriore, piegarla e poi estendere il ginocchio di quella posteriore, tenendo a terra il tallone. Cambiare gamba e ripetere.
Mettersi in posizione supina, gambe piegate, piedi a terra. Sollevare una gamba verso l’alto, dopo aver collocato un asciugamano sotto all’avambraccio e averne afferrato le due estremità. Estendere il ginocchio e tirare l’asciugamano in modo da accompagnare il piede in una flessione verso il viso. Cambiare gamba.
suggerisce Paola Bagnato. Divaricare le gambe, agganciare i pollici dietro la schiena e, a braccia distese, flettere il busto in avanti puntando gli indici più in alto possibile. Ripetere agganciando i pollici in senso contrario.
Sedute sui talloni, appoggiare le mani a terra dietro i piedi e sollevare il bacino verso il soffitto piegando indietro la testa. Così si ottimizza il ritmo del respiro e i suoi effetti riequilibratori anche sulla postura.
aggiunge la personal trainer. Per recuperare asservità, voglia di fare e dare sprint alle nostra colonna vertebrale bisogna coinvolgere i meridiani di energia.
Esercizio: sedute a caviglie incrociate, ginocchia divaricate, mettere le braccia conserte. Poi appoggiare gli avambracci sulle cosce, allungare i palmi delle mani e rovesciarli in fuori. Provare, ora, ad abbassare il busto sulle gambe incrociate. Rifare invertendo la posizione.
Attenzione allo stretching
Gli esercizi di stretching sono efficaci se eseguiti con dolcezza: non bisogna forzare le posizioni e neppure provare stanchezza e dolore. Il rischio in questi casi è quello che i muscoli si difendono con un’ulteriore contrazione e si otterrebbe un risultato opposto.
Bisogna riuscire ad arrivare alla posizione indicata con gradualità cercando di mantenerla per almeno 30-40 secondi.
Così si consente alla muscolatura di entrare in fase rilassamento. Fondamentale poi espirare mentre si cerca di allungare i muscoli: in questo modo si allentano le tensioni.
Quando invece si mantiene la posizione raggiunta il consiglio è quello di inspirare ed espirare con tranquillità. Infine, ricordarsi che è importante alternare tacchi e calzature comode.