Quanto sport far per stare bene

Con la consulenza del dottor Nicola Iacovone, medico sportivo, vediamo insieme quanto sport fare. Scopriamo insieme quanta attività fisica riesce a migliorare la vita degli individui.

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15 minuti di movimento di tipo moderato al giorno regalano 3 anni di vita”, e se questo non fosse sufficiente a farvi indossare tuta e scarpe da ginnastica tenete presente che “se ci si sforza di più si può arrivare anche a 14 anni in più”.

È quanto riportano i risultati di una ricerca condotta da Thijs Eijsvogels, ricercatore del dipartimento di fisiologia umana dell’University Medical Center di Nijmegen, Paesi Bassi, pubblicata sul Journal of American medical assotiation.

Dall’analisi, però, emerge anche un altro aspetto legato all’attività sportiva: “chi esagera non ha benefici, e chi corre tre volte a settimana con passo veloce per 4 ore totali non ha alcun calo del rischio, proprio come chi non fa sport”.

Eccedere, quindi, significa non apportare al proprio corpo nessun beneficio in termini di salute, proprio come chi conduce una vita sedentaria. Di contro, se svolta regolarmente e nelle giuste quantità, l’attività fisica riduce l’insorgere di molte patologie, soprattutto di natura cardiovascolare.

Ma ai nostri giorni, tra tanti esempi trovare un equilibrio non è semplice. Su internet, le giovanissime si lasciano ammaliare dai video di Belen Rodriguez che si allena a ritmi elevatissimi per preservare il suo fisico da favola; le signore vedono tutti i giorni materializzarsi in TV coetanee snelle e atletiche, il cui aspetto è molto più simile a quello delle figlie che al loro. Non va meglio neanche agli uomini, che sia al lavoro sia in palestra hanno mille occasioni per scrutare addomi dalla tartaruga impeccabile.

Previeni con lo sport

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Dalle malattie cardiovascolari alle dislipidemie (colesterolo alto e altre alterazioni della quantità di lipidi nel sangue), fino all’osteoporosi e alle malattie metaboliche, senza dimenticare il diabete, come abbiamo già segnalato nel nostro articolo, lo sport è uno strumento di prevenzione per numerose patologie.

“L’attività fisica aiuta a lenire la sindrome ansiosa e quella depressiva ed è largamente utilizzata per combattere la tossicodipendenza”, spiega il dottor Iacovone mettendo l’accento anche sull’aspetto economico:

“Chi pratica attività sportiva, solitamente è più in salute e quindi grava meno sul sistema sanitario nazionale”.

Quanto farne?

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Fermo restando i benefici di salute, quando praticato eccessivamente lo sport può avere una contropartita negativa:

“Soprattutto quando è svolta a livello agonistico, l’attività fisica è da valutare con un medico, tenendo presente comunque che la sedentarietà è sicuramente più dannosa”.

I rischi?

“Dai quelli traumatologici, quali contusioni o echimosi, frequenti tra chi gioca a calcio o pratica lo sci, a quelli cardiologici, specie se non si è correttamente allenati”.

Senza dimenticare il cosidetto “over training”: la sindrome da sovrallenamento, una patologia multifattoriale che può provocare “problemi muscolari e risvolti psicologici quali stanchezza, insonnia e, molto raramente, ansia”.

Una pratica sportiva che si rispetti “si articola in tre, quattro sedute da un’ora a settimana, preferibilmente a giorni alterni”, indica lo specialista, ma per calibrare lo sport in base alle proprie esigenze “fisiche” è necessario attenersi alla visita sportiva, in Italia prevista anche dalla legge. Sottoponendoci agli esami indicati dai medici sportivi, che oltre la condizione fisica prendono in considerazione anche eventuali complicanze pregresse, ogni aspetto della nostra salute viene tutelato.

Per chi non ha molto tempo

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Camminare: nessun dubbio dello specialista circa l’efficacia della passeggiata a passo svelto.

“Basterebbe parcheggiare la macchina a un chilometro dall’ufficio, o comunque prediligere gli spostamenti a piedi quando è possibile”.

I vantaggi?

  1. Migliore qualità della vita, soprattutto per anziani e giovani;
  2. Minore ricorso ai farmaci;
  3. Riduzione delle ospedalizzazioni.