Omeopatia: come prevenire influenza e raffreddore

Con la consulenza della dottoressa Laura Raimondo, medico di famiglia esperto in omeopatia a Volpiano (TO); vediamo insieme come poter curare influenza e raffreddore con l’omeopatia.

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Ci siamo: come ogni anno di questo periodo, repentini sbalzi di temperature e primi freddi autunnali annunciano la comparsa degli starnuti, accompagnati spesso da dolori diffusi, mal di testa, malessere generale e naso chiuso. È arrivata l’influenza?

Difficile stabilirlo, perché quando ci si ammala, inizialmente, la distinzione tra influenza, sindrome simil-influenzale o raffreddore è alquanto ardua. Infatti, pur divergendo tra loro per cause, durata, possibili complicazioni e terapia, queste infezioni presentano alcune caratteristiche comuni: sono malattie virali, colpiscono l’apparato respiratorio, si diffondono con estrema rapidità per via aerea, sono in genere più frequenti nei mesi freddi e talvolta possono dare luogo a sintomi non specifici e similari tra loro.

Eppure, anche se nella vita quotidiana si tende erroneamente ad accomunarli, nel linguaggio della medicina denotano disturbi ben precisi e differenti tra loro.

L’influenza sintomi e cure 

Sick woman sitting in bed, blowing nose with napkin

Per influenza s’intende un’affezione respiratoria acuta causata da virus denominati Orthomixovirus. Si manifesta generalmente tra la fine di dicembre e l’inizio di marzo e può durare anche 2/3 settimane. L’esordio è brusco e improvviso, con febbre superiore a 38°, accompagnata da alcuni sintomi come cefalea, malessere generalizzato, astenia, brividi e da almeno un sintomo respiratorio tra tosse, faringodinia o congestione nasale.

Disturbi ben noti agli oltre 5 milioni di italiani colpiti ogni anno da influenza o sindromi simil-influenzali.

Cura omeopatica:

All’affacciarsi dei primissimi sintomi di malessere, i cosiddetti prodromi dell’influenza, propri anche delle sindromi influenzali, come stanchezza improvvisa, spossatezza, difficoltà di concentrazione, sonnolenza, brividi estemporanei etc., l’assunzione tempestiva di Oscillococcinum permette di limitare la durata e l’intensità della malattia.

Inoltre, per evitare eventuali ricadute, si consiglia di iniziare, o di continuare, ad assumere una dose alla settimana in via preventiva. Per attuare un trattamento preventivo efficacie, il consiglio della specialista è d’iniziare la cura assumendo una dose alla settimana per tutto il periodo di maggiore esposizione all’influenza e alle sindromi simil-influenzali, ossia dalla fine del mese di settembre, da posticipare al più agli inizi di ottobre, protraendola fino a marzo. L’ideale sarebbe che fosse “modulata” secondo il clima del periodo, posticipando il termine della somministrazione alla fine delle temperature più rigide.

È sufficiente lasciar sciogliere sotto la lingua il contenuto di una dose, lontano dai pasti, circa 5 minuti prima o 15 minuti dopo aver mangiato, ricordando che la bocca deve essere pulita. Per i neonati o i bambini piccoli può essere comodo far sciogliere il medicinale in un po’ d’acqua, somministrandogliela con un cucchiaio o con il biberon.

“Si riconosce una malattia virale da una batterica (che quindi necessita dell’uso di un antibiotico) perché la virosi ha pochissimi altri sintomi oltre la febbre (al massimo c’è una tosse secca o diarrea nel caso di un “influenza intestinale”) mentre una malattia batterica è sempre accompagnata da forte mal di gola, sinusite, oppure tosse catarrosa e comunque manifestazioni diverse dal solo rialzo termico. In questi casi, è bene telefonare al proprio medico che può aiutare a capire”, ammonisce la dottoressa Raimondo.