Metodo Grinberg: cos’è e benefici

Un metodo molto innovativo per riuscire a rompere i vecchi schemi mentali, e riuscire a relazionarsi con il mondo e con le persone in modo diverso è “Il Metodo Grinberg”. Vediamo insieme in cosa consiste e quali sono i possibili benefici.

Puzzled young man holding forehead while feeling stress

Nella nostra vita siamo abituati a rispondere sempre nello stesso modo alle varie situazioni: abbiamo sviluppato schemi di movimento, pensiero, emozione e comportamento. Questi modelli spesso, però, ci alienano dal nostro corpo e dai suoi bisogni, provocando dolore, disagio, stati d’animo negativi.

Il Metodo Grinberg – messo a punto da Avi Grinberg terapeuta israeliano – ci aiuta a rompere i vecchi schemi mentali e a trovare nuove risposte, nuovi modi di relazionare con il mondo, le cose, le persone.

Paola Dalmasso, operatrice diplomata del Metodo Grinberg e membro dell’IAGMP (International Association Grinberg Method Practitioners); spiega:

“Lavoriamo proponendo due processi, quello di apprendimento che punta alla crescita personale e ad insegnare alla persona a fermare le routine che lo portano ad avere sintomi ricorrenti e quello di recupero che opera su condizioni acute. Esempio: un trauma dovuto a incidente o esito di intervento chirurgico. Attraverso il lavoro sul corpo, nel primo caso ci si attiva per contrastare un disagio fisico, esempio, mal di schiena o emicrania nel secondo caso si opera per insegnare alla persona ad avere più attenzione e quindi imparare a stare bene a più livelli: fisico, psicologico, emotivo”.

Paura, dolore, lutto, se percepiti come ostacoli da ignorare o superare a ogni costo rischiano di sopraffarci e indebolirci. Il metodo Grinberg che considera la persona nella sua unicità offre l’opportunità di andare oltre attivando un processo di consapevolezza e crescita.

La particolarità del metodo è che non procede in modo lineare o schematico, ma lavora con tocchi, respirazione, movimenti a misura di ogni singolo cliente. La prima fase del lavoro individuale consiste nel conoscere le caratteristiche della persona, la sua storia, le sue qualità e capacità. La seconda fase del processo personale consente un approfondimento delle modalità espressive della persona: l’essere in grado di riconoscere la funzione difensiva dei propri blocchi emotivo-muscolari, di poterla fermare e in questo modo di esplorare le parti più sconosciute ed energetiche di se stessa.

Il Metodo Grinberg in pratica

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Il processo personale inizia con l’analisi del piede: una seduta individuale in cui si cerca di rintracciare le potenzialità della persona, la qualità, le risorse, i talenti con cui è venuta al mondo. E, insieme, i modi di pensare e agire che impediscono di esprimersi. Passo successivo, si lavora sulla capacità di sentire il corpo alleato.

Il percorso individuale si avvale di due possibilità. La prima è il processo di apprendimento, la seconda è il processo di recupero. Si può iniziare concentrandoci su una condizione fisica che vorremmo modificare, oppure rivolgendo la nostra attenzione a situazioni, abitudini o umori ricorrenti.

Tutti questi temi saranno affrontati attraverso il corpo, individuando dove il cliente blocca la propria energia, in punti dolenti, contratti, zone che diventano poco sensibili. Si procede imparando a prendersi meglio cura di se stessi, rintracciando l’energia che intensifica il processo di guarigione. La specificità del metodo è che si impara a chiudere con il passato e lo si fa nel corpo, non solo nella testa.

L’operatore sceglie tra moltissime tecniche diverse, respirazione, movimenti, sfioramenti quelli che maggiormente rispondono alle esigenze della persona. Esistono anche attività di gruppo che consentono di imparare a rilassarsi, a concentrarsi, a gestire i momenti di tensioni con maggiore agilità.