Jogging sulla spiaggia: cos’è e benefici

Arianna Preciballe
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

L’arrivo della bella stagione è l’occasione giusta per cancellare la sensazione da motore arrugginito che ha reso i nostri muscoli poco tonici e scattanti. Il soft jogging é adatto anche a chi non è sportiva, perché l’impegno fisico è modesto, ma prolungato. Ideale ambiente per quest’attività è la spiaggia, che in più ci aiuterà a ottenere un’abbronzatura invidiabile. Vediamo di cosa si tratta.

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Il soft jogging, rispetto alla corsa tradizionale, aumenta gradualmente la resistenza, con il vantaggio di non affaticare le articolazioni di ginocchia e caviglie. Inoltre smaltisce più calorie di uno sforzo breve, ma intenso.

“Questo effetto continua anche dopo, quando, stanche e sudate, ci rilassiamo sul divano: l’esercizio aumenta il metabolismo e così il corpo si abitua a consumare più energia”,

spiega Marilena Lizzardi, personal trainer.

Conoscere meglio il soft jogging

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Il soft jogging è un’attività fisica che consiste nell’alternare la corsa alla camminata. All’inizio e al termine dell’attività aerobica vanno eseguiti 10 minuti di  stretching per sciogliere i muscoli, mobilizzare le articolazioni, funzionare da riscaldamento e favorire il rilassamento al termine degli esercizi.

«Questa pratica sportiva, poi, non tonifica solo i muscoli delle gambe, ma anche quelli di addome, glutei e fianchi. Inoltre stimola la produzione di cortisolo, uno degli ormoni responsabili del consumo degli acidi grassi, e favorisce la secrezione di endorfine, le sostanze che aumentano la tolleranza alla fatica e fanno sentire più in forma e felici. Sopportando meglio gli sforzi, si è più motivate a raggiungere il proprio obiettivo, che è quello di diventare più snelle e sentirsi in forma»,

spiega Marilena Lizzardi.

Soft jogging per principianti

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Pe iniziare si alternano 5 minuti di corsa a 10 di camminata, nei primi giorni. Poi nelle settimane successive bisogna invertire questi numeri facendo 10 minuti di corsa e 5 di camminata. Lo scopo? Entro un mese riuscire a correre per 30 minuti. L’obiettivo non è difficile da raggiungere: è sufficiente un allenamento di tre giorni la settimana, intervallati da uno di riposo e da una giornata dedicata a un’altra attività sportiva.

Un’avvertenza importante: prima e dopo l’allenamento fare circa 10 minuti di riscaldamento con gli esercizi di stretching. Questa prima sequenza di attività contribuisce a smaltire i rotolini di grasso senza stress e a migliorare l’attività respiratoria così da avere meno fiatone durante la corsa.

Meno fatica, più tono

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  • Se sentiamo il bisogno di riacquistare grinta, mettiamoci in piedi, proviamo a piegare la gamba destra, stendiamo all’indietro la sinistra. Poggiamo le due mani sul ginocchio e rimaniamo in questa posizione per un minuto. Questi movimenti servono ad allungare la muscolatura della gamba e a renderla più tonica.
  • Se ci sentiamo deboli, divarichiamo le gambe, agganciamo i pollici dietro la schiena e, a braccia distese, flettiamo il busto in avanti puntando gli indici più in alto possibile. Ripetiamo agganciando i pollici in senso contrario.
  • La nostra digestione è in tilt e l’ansia ci divora? Sedute sui talloni, appoggiamo le mani a terra dietro i piedi e solleviamo il bacino verso il soffitto piegando indietro il capo, ottimizziamo il ritmo del respiro per avere un effetto  detox e riequilibratore.

  • Per recuperare la voglia di fare e dare sprint alle difese, sediamoci a caviglie incrociate, ginocchia divaricate, mettiamo le braccia conserte, poi appoggiamo gli avambracci sulle cosce, allungando i palmi delle mani e rovesciandoli in fuori. Proviamo ora ad abbassare il busto sulle gambe incrociate. Ripetere invertendo la posizione.