Ipnosi per la dieta: segreti e vantaggi
Il Dottor Matteo Sinatti, Psicologo e Esperto di Ipnosi, ci ha spiegato alcuni segreti di questa antica pratica, capace addirittura di curare dipendenze come quelle dal fumo o dalla fame nervosa e, in alcuni casi, valido sostegno per chi desidera affrontare una dieta
L’ipnosi, spesso erroneamente associata al fenomeno paranormale in grado di indurre l’uomo a compiere azioni non abituali, è in realtà una semplice cura alternativa, capace di ridurre lo stress o sostituire adeguatamente l’uso di farmaci nelle patologie più diversificate.
Il termine deriva dal greco ypnòs, che significa sonno. L’ipnosi è una pratica antica quanto l’uomo, tanto che in una incisione di una stele egiziana del Re Ramses appare una tecnica di autoipnosi, risalente quindi all’incirca a tremila anni fa.
La comunità scientifica l’ha riconosciuta come terapia efficace per la mente e per il corpo e si tratta ancora di una pratica in continua espansione! Sembra che ad oggi siano siano almeno cinque milioni gli italiani che ricorrono ad essa per risolvere problemi di varia natura.
Con la guida di un terapeuta competente l’ipnosi, infatti, risulta essere un metodo in grado di risolvere o alleviare malesseri, inducendo il paziente a concentrarsi su alcuni aspetti della propria mente per modificarne altri.
Con la consulenza del Dott. Matteo Sinatti, Psicologo/Esperto di Ipnosi, abbiamo indagato gli ambiti di applicazione dell’ipnosi, scoprendone la validità a tutto campo e focalizzando l’attenzione soprattutto sul suo uso nella cura della dipendenza da fumo e della “fame nervosa”.
Che cos’è l’ipnosi?
“L’ipnosi viene definita come un fenomeno psicosomatico in cui avviene una modificazione momentanea del normale stato di coscienza individuale. Contrariamente a quanto si pensa, lo stato ipnotico è una condizione assolutamente naturale che qualsiasi persona sperimenta nella sua giornata. A tutti sarà capitato di rimanere incantati davanti alla TV o con lo sguardo perso nel vuoto… In questi momenti si sperimenta uno stato in cui non si è concentrati verso ciò che si sta osservando e quello che accade all’esterno non viene assolutamente considerato. Si tratta di uno stato, definito “comune trance quotidiana”, in cui la nostra parte razionale rimane sospesa: è un po’ come se la nostra mente fosse posta in stand by. Un ipnotista, durante l’induzione ipnotica, asseconda questa condizione: utilizzando la propria comunicazione, favorisce un profondo rilassamento, riducendo l’influenza di pensieri e convinzioni (spesso radici dei problemi individuali) in modo da fornire suggestioni finalizzate ad un cambiamento.”
Chi può praticare l’ipnosi?
“L’ipnosi come intervento sanitario può essere praticata solo da chi è abilitato all’esercizio della professione; in un contesto terapeutico l’ipnotista deve possedere la qualifica di medico o di psicologo. Benché i più importanti utilizzi dell’ipnosi siano in ambito medico e psicoterapico, possono verificarsi applicazioni che non hanno una valenza puramente terapeutica ma solo di sostegno e di rinforzo emotivo; in questi casi anche figure professionali inerenti la relazione d’aiuto, in possesso di certificazione adeguata, possono utilizzare metodologie immaginative.”
Quali sono i principali ambiti di applicazione?
“Negli ultimi anni l’ipnosi ha riscontrato un notevole sviluppo, soprattutto da quando si è verificato che permette di raggiungere risultati in tempi molto più rapidi rispetto ad altri approcci classici. Le applicazioni spaziano dallo sport al trattamento dei dolori fisici, alle problematiche emotive, alle abitudini mentali acquisite, tra cui quelle alimentari, o quelle legate al vizio del fumo. In questi due ambiti specifici, l’ipnosi si configura come un valido strumento sia per dimagrire che per smettere di fumare.”
In quali casi l’ipnosi può essere d’aiuto in una dieta?
“L’ipnosi, in materia di dimagrimento, può essere d’aiuto soprattutto nei casi in cui si sperimentano continui fallimenti nel portare a termine una dieta. Può capitare, infatti, che una persona sviluppi un vera e propria ossessione per il cibo e che, nonostante stia seguendo una dieta, abbia come chiodo fisso nella sua mente l’atto di mangiare, vivendo continuamente una condizione di privazione. In questi termini si colloca la cosiddetta “fame nervosa” che affonda le sue radici nelle “abitudini alimentari inconsce”; queste ultime, se frustrate tramite una privazione razionale di cibo, richiedono insistentemente di essere soddisfatte.”
Come interviene l’ipnotista?
“Con l’aiuto di un ipnotista, la persona che intende dimagrire può intervenire sulle sue “abitudini alimentari inconsce“. Può interrompere quelle routine formatesi nel tempo che associano il cibo a situazioni (tipo: il dolce dopo i pasti, guadare la tv mangiando) oppure alle emozioni (mangiare quando si è delusi, felici, annoiati). L’ipnotista aiuta la persona a programmare la mente verso una condizione futura di dimagrimento, utilizzando l’inconscio come una sorta di navigatore satellitare in cui sia la meta, sia l’itinerario, sono già stati individuati. Una volta che la persona riesce tramite l’ipnosi a vedersi magra, dopo aver fissato tali immagini nel suo inconscio, troverà motivazioni per adeguare il suo corpo alle sue aspettative mentali.”
Passando al fumo, l’ipnosi può combattere il tabagismo?
“L’ipnosi è considerata un ottimo strumento per smettere di fumare, poiché è in questo contesto che si evidenzia maggiormente come la forza di volontà da sola sia spesso insufficiente. Anche in questo caso, la persona per raggiungere i propri obiettivi, deve ripulire la mente da tutte quelle associazioni che collegano la sigaretta a situazioni quotidiane o stati emozionali. Se ciò non avviene e si cerca di smettere di fumare semplicemente tramite la propria determinazione, si rischia di ricadere nel vizio alla prima difficoltà.”
In che modo si dissuade il tabagista?
“Una delle tecniche principali associa l’atto di fumare a qualcosa di negativo, come il rischio di ammalarsi, il cattivo odore, la tosse, in modo da rendere meno forte il desiderio. Tuttavia tale metodica può non essere sufficiente, poiché la persona può ritrovarsi a dover gestire il vuoto che la sigaretta occupava, il terapeuta allora, può usare l’ipnosi anche per “spostare” la mente del soggetto in un futuro senza sigarette, favorendo un’esperienza mentale gratificante e salutare e rafforzando così la sua volontà a liberarsi dal vizio.”