Insonnia: cause e rimedi

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

Se di tanto in tanto non dormi bene, sei in buona compagnia. Più o meno due italiani su tre soffrono di insonnia nel corso dell’anno. Le ragioni? Possono essere molte, come una cena troppo pesante, l’attesa di un impegno importante per l’indomani, lo stress legato a un periodo lavorativo particolarmente intenso. 

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Devi cominciare ad allarmarti però, se trascorrono dieci, quindici giorni e continui a dormire male, o addirittura a collezionare notti in bianco.  In questo caso evita il fai-da-te. Parla invece dei tuoi problemi di insonnia con il tuo medico di famiglia che è in grado di offrirti il supporto adeguato e, se necessario, di indirizzarti a uno dei Centri di medicina del sonno presenti in tutta Italia.

Come aiutare l’organismo a riposare meglio?

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“Per risolvere questo disturbo bisogna intervenire subito,” spiega Gian Luigi Gigli, presidente Aims, Associazione italiana medicina del sonno.

“Se cronicizza infatti diventa difficile da curare. Purtroppo però è quello che in realtà succede in molti casi: chi non dorme cerca di fare da sé e assume farmaci in modo sconsiderato e spesso abusandone.”

I farmaci invece vanno assunti con buon senso e sotto stretto controllo medico.  Solo così sei sicuro di tornare a riposare, senza correre rischi inutili, come il pericolo di dipendenza dal medicinale.

Non bisogna mai dimenticarsi infine che l’insonnia si ripercuote anche sulla qualità della vita durante il giorno,”

chiarisce il professor Gigli.

“Può comportare quindi problemi quali difficoltà di attenzione, carenza di memoria, irritabilità. Tutte queste situazioni vanno affrontate con un approccio specifico, che solo il medico può identificare. Curandosi da sé invece, oltre a far ritardare i tempi di una corretta diagnosi, peggiora il quadro di tutti i sintomi correlati.”  

Mentre la cura farmacologica deve essere prescritta dal medico, ci sono invece delle regole di igiene del sonno che puoi seguire autonomamente. Sono suggerimenti messi a punto a livello internazionale e che valgono per tutti, anche per chi non sta prendendo farmaci.