Felicità: come imparare a volersi bene

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Con l’aiuto di Alessandro Cozzolino, personal coach scopriamo come riuscire ad amarsi. Per farlo come prima cosa è fondamentale conoscersi e voleri bene. Di seguito vedremo come riuscire ad entrare in contatto con la propria interiorità.

love-yourself-concept-photo-lovely-smiling-woman-embraces-herself-has-high-self-esteem-closes-eyes-from-enjoyment

Sappiamo tutti che il primo passo per star bene è imparare a guardarsi dentro, eppure continuiamo a cercare fuori ciò che in realtà già abbiamo: l’idillio di un amore incondizionato, sano, costruttivo e proattivo principalmente nei nostri stessi confronti.

Il punto è che non si può amare, né dare valore a qualcosa o a qualcuno che non si conosce o, peggio ancora, che non si accetta. Ecco perché, per riuscire ad amarsi, occorre prima conoscersi e riconoscersi in ciò che si è. Diventa, così, cruciale fare una distinzione tra quella che è realmente la nostra vera natura e quella che siamo stati indotti a credere che sia.

Non possiamo, infatti, dimenticare di essere il risultato di un insieme di convinzioni, nozioni, informazioni, etichette e status che “gli altri”, sin dalla nostra nascita, hanno scelto per noi ma che – probabilmente – non ci appartengono davvero.

I nostri genitori, la scuola, la religione, le persone con cui ci relazioniamo, i libri che leggiamo, i film e i programmi Tv che guardiamo, in un certo senso plasmano la nostra persona, molto spesso a discapito della nostra vera natura interiore.

Finiamo per essere il più delle volte ciò che gli altri hanno deciso per noi. E allora, la professione che svolgiamo, la casa dove abitiamo, il look che adottiamo, la persona che dorme al nostro fianco sono davvero ciò che abbiamo scelto noi, o sono il risultato di ciò che ci hanno indotto a credere di volere? Per rispondere a questa domanda occorre guardarsi dentro.

Quali domande porsi?

beautiful-woman-with-long-hair-looks-her-reflection-modern-glass-building

Mentre ti guardi dentro, rispondi a queste domande:

  • “La persona che vive la mia vita sono davvero io?”.
  • “La vita che conduco è davvero una mia scelta o è un qualcosa che subisco passivamente?”.
  • “La persona che vedo riflessa nel mio specchio corrisponde a ciò che sono dentro?”.

Se la risposta a queste domande è negativa, c’è un problema di scarsa autoconsapevolezza e di bassa auto-accettazione. Chi conosce poco o niente di sé, difficilmente riesce ad accettarsi. E sviluppa una profonda insoddisfazione.