Erbe dimagranti: quali sono e come agiscono

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

Né pillole, né speciali pozioni preparate con ricette segrete: per dimagrire tutto ciò non serve, anzi, l’uso di prodotti dagli effetti molto accattivanti non fa altro che alimentare un business di illusioni e bugie.

Erbe

Nonostante i numerosi e accorati appelli più volte fatti, sia attraverso la carta stampata che attraverso gli altri mezzi di comunicazione, sugli effetti inesistenti e peggio ancora, a volte anche nocivi per la salute provocati dall’uso di questi prodotti, in commercio sono sempre più numerosi i prodotti che promettono di recuperare la forma perfetta, di ridurre l‘assorbimento di grassi e carboidrati, di far sparire la sensazione di fame.

Ma il mondo scientifico e gli esperti del settore, di fronte a queste false promesse e dagli effetti non sempre positivi suscitati dai prodotti pubblicizzati, hanno deciso di pubblicare sul sito del National Center for Complementary and Alternative Medicine (Nccam), il centro del National Institute of Health che si occupa della ricerca sulla medicina alternativa e complementare, cosa il mondo scientifico pensa riguardo all’uso di alcune sostanze solitamente presenti nei prodotti dimagranti. Scopriamo insieme gli effetti spesso celati delle sostanze che frequentemente troviamo nei prodotti dimagranti.

Le erbe dimagranti: quali sono e che benefici hanno

Erbe

Le bacche di acai sono il frutto di una palma originaria del Brasile. Questo frutto è stato reclamizzato con rimedio naturale per il dimagrimento e dotato di una potente azione anti-invecchiamento. In realtà, non esiste alcuna ricerca scientifica che fino ad esso sia riuscita a convalidare queste affermazioni. Le bacche possiamo considerarle capaci di svolgere un’azione antiossidante, ma niente di più. Ma anche questa stessa proprietà non risulta particolarmente superiore a quella di altri cibi. Una ricerca condotta in America afferma addirittura come il succo estratto dalle bacche di Acai abbia un potere antiossidante inferiore a quello del vino rosso e del melograno. Per quanto riguarda gli effetti dimagranti, studi che hanno comportato la somministrazione di queste bacche ad animali di laboratorio, non hanno determinato alcun effetto sulla perdita di peso.

L’arancia amara

Arancia, Amara

L’uso dell’arancia amara risale all’antica tradizione della medicina cinese che la consigliava in caso di indigestione e nausea. Questo frutto è anch’esso uno dei più presenti fra gli ingredienti dei prodotti dimagranti.

Purtroppo non è un prodotto che può essere tranquillamente usato da tutti: l’arancia amara contiene delle sostanze chimiche capaci di aumentare la frequenza dei battiti cardiaci e, di conseguenza, la pressione sanguigna. Sono stati osservati episodi di svenimento, ma anche infarto e ictus in soggetti sani dopo l’uso di integratori a base esclusivamente di arancia amara o associata a caffeina. L’uso dell’arancia amara dovrebbe quindi essere evitata da coloro che soffrono di problemi al cuore, di ipertensione o se assumono farmaci MAO inibitori. L’olio essenziale dell’arancia amara spesso è usato nella preparazione di prodotti cosmetici: se ne sconsiglia l’uso a coloro i quali hanno la carnagione chiara perché aumenta il rischio di scottature.

L’efedra

L’efedra è una pianta dalla nota capacità di stimolare sistema nervoso e il cuore. Sia nella medicina cinese che indiana, il suo uso veniva consigliato per la cura dell’asma, dell’influenza, del raffreddore e della congestione nasale. Attualmente anch’essa è uno dei componenti che più frequentemente ritroviamo nei prodotti dimagranti. Secondo la FDA, Food and Drug Administration, l’efedra ha la capacità di agevolare la perdita di peso a breve termine, ma parallelamente, aumenta in modo notevole la probabilità di insorgenza di patologie cardiache, gastrointestinali, renali, pancreatiche e psichiatriche. La combinazione dell’efedra con la caffeina potenzia notevolmente gli effetti collaterali che possono insorgere.

Il tè verde

Tè, Verde

Sono noti gli effetti positivi esercitati dal tè verde e dai suoi estratti soprattutto in caso di cancro al seno, allo stomaco; inoltre, riduce il colesterolo cattivo e svolge azione protettiva nei confronti della cute dai danni provocati dall’esposizione ai raggi solari. Una recente revisione di 18 studi pubblicata nel 2012 ha mostrato come la perdita di peso in adulti in soprappeso e obesi che avevano assunto del tè verde, non aveva dato dei risultati statisticamente significativi proprio perché la perdita di peso era stata decisamente minima.

L’uso del tè verde è sconsigliato a coloro che hanno problemi o malattie al fegato; inoltre, poiché contiene caffeina, l’uso del tè verde può essere responsabile di insonnia, irritabilità, disturbi allo stomaco; inoltre, a causa della presenza di vitamina K, il tè verde è sconsigliato a coloro che seguono una terapia a base di anticoagulanti.