Osteoporosi: i benefici dell’attività fisica

Con la collaborazione di  Roberta Martinelli, personal trainer, specializzata in clinical Pilates e Pilates matwork. Scopriamo insieme come riuscire a combattere l’osteoporosi con il fitness.

Fitness

Lo sport prescritto come cura è sempre un valido aiuto, soprattutto quando l’indebolimento della struttura dello scheletro è già ad uno stadio avanzato. È il caso dell’osteoporosi, patologia caratterizzata dalla demineralizzazione ossea che determina una conseguente perdita progressiva di calcio e sali minerali.

Tipica dell’universo femminile, tra le sue cause più frequenti, la menopausa, l’età senile, l’uso di farmaci corticosteroidei o antiepilettici, il fumo e in ultimo, ma non per importanza, la carenza di movimento.

I benefici della ginnastica non hanno età

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Il picco massimo per la mineralizzazione delle ossa viene raggiunto intorno ai 35 anni, soglia limite che segna l’inizio della regressione fisiologica. Da questa età in poi, infatti, diventa sempre più difficile recuperare la loro funzionalità.

Ma, in generale, non esiste un’età in cui la malattia diventa irreversibile se fin dalla giovinezza si osserva uno stile di vita sano caratterizzato da un’alimentazione equilibrata e un’attività sportiva costante. Con il movimento, infatti, è possibile migliorare il tono muscolare, l’equilibrio e la coordinazione.

La ginnastica ha perfino una funzione preventiva per gli eventuali dolori articolari tipici della terza età, oltre a limitare, grazie alla tonicità acquisita dal corpo, il rischio di cadute.

ovviamente, la preparazione atletica va personalizzata rispetto allo stadio della patologia e secondo il modo in cui reagisce il fisico di ogni singola persona.