Trattamento esfoliante: come farlo e quali acidi usare

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Per riuscire ad avere una pelle del viso sempre radiosa e perfetta è importante curarla in modo giusto. Negli anni gli acidi si sono dimostrati degli ottimi alleati per la pelle, grazie alla loro azione esfoliante donano lucentezza al viso.

Woman holding hands near her face

In autunno, complice anche la  perdita dell’abbronzatura, accade spesso che la pelle del viso appaia opaca e spenta e necessiti di interventi più specifici per recuperare la sua luminosità.

Nel corso degli anni, gli acidi si sono confermati sempre più un validissimo aiuto  in campo medico-estetico, per restituire splendore all’epidermide del viso, rendendola visibilmente più giovane. La loro azione primaria è esfoliare e assottigliare la grana della cute, stimolando il turn over cellulare; attraverso il peeling, infatti, si va in profondità poiché i prodotti che si utilizzano agiscono chimicamente penetrando più a fondo nel derma.

Esistono vari tipi di acidi, con la consulenza della Dott. Francesco Fiordalisi, specialista in Dermatologia, abbiamo individuato le caratteristiche di quelli più comunemente usati; in modo da avere le informazioni necessarie sulle proprietà e le potenzialità curative di ognuno. È opportuno ricordare che occorre affidarsi sempre a medici professionisti poiché l’uso improprio di questi prodotti può avere gravi conseguenze.

Tutti i tipi di acido

girl-applying-herself-cosmetic-product

Acido piruvico

E’ un alfa-chetoacido a tre atomi di carbonio, con proprietà esfolianti, leviganti e schiarenti. Presente in natura nelle pere e nella frutta fermentata, ha un’azione antimicrobica e sebo statica (perciò è molto indicato in caso di acne); inoltre, stimolando la sintesi di fibre collagene ed elastiche, favorisce il rimodellamento cutaneo rassodando la cute, migliorandone la trama e aumentandone la luminosità.

Acido glicolico

Estratto dalla canna da zucchero, è una sostanza naturale molto utilizzata in campo dermatologico e medico/estetico proprio per la sua capacità di rinnovare l’epidermide rendendola luminosa, elastica, morbida. Risulta particolarmente efficace anche contro le piccole rughe perché essendo una molecola molto piccola, con un’acidità elevata (ph 0,6), riesce a passare la barriera cutanea  stimolando  la produzione di collagene.

Acido salicilico

Chimicamente è un beta-idrossiacido; ha proprietà antisettiche e anti-infiammatorie, pertanto viene usato per contrastare l’acne: penetrando nella ghiandola sebacea, produce un effetto astringente, riducendo la produzione di sebo. Ha un’azione esfoliante, rende la grana della pelle più liscia e levigata e combatte le piccole macchie.

Acido mandelico

E’ un alfa-idrossiacido estratto dalla mandorla amara, con capacità antibatteriche ed esfolianti. Grazie alle sue proprietà, è in grado di migliorare l’aspetto della pelle, reagendo a livello epidermico nel disgregare le cellule morte e favorendo il naturale affiorare degli strati inferiori più luminosi e sani.

Acido malico

E’ un alfa-idrossiacido caratteristico della frutta, particolarmente abbondante nella mela. Viene utilizzato perché in grado di restituire elasticità alla pelle e assottigliarne lo strato con un conseguente effetto schiarente e un aumento della luminosità. Associato ad altri AHA, esercita una buona attività cheratolitica.

Acido  tricloroacetico

può essere impiegato sia per peeling superficiali sia per quelli medi e profondi, riduce le rughe, schiarisce le macchie causate dal sole e dall’età, migliora l’aspetto della pelle garantendo luminosità.

Come fare un trattamento esfoliante

girl-receiving-facial-treatment-beauty-salon

Si comincia con un’accurata pulizia della zona da trattare, poi si passa all’applicazione dell’acido che viene effettuata con un pennello. Il tempo di posa varia a seconda della concentrazione dell’acido, del tipo di pelle e delle caratteristiche dell’inestetismo da trattare; il paziente avvertirà solo un leggerissimo bruciore.

Trascorso il tempo di posa, il medico applica sulla zona una soluzione neutralizzante che blocca l’azione dell’acido, la pelle viene poi accuratamente sciacquata per  eliminare ogni residuo di prodotto e ben idratata con una crema emolliente.

Alla fine del trattamento può comparire un lieve rossore (che scompare in breve tempo) e una modesta esfoliazione. Nei giorni immediatamente successivi al peeling è una buona regola applicare quotidianamente un filtro solare per proteggersi dai raggi UVA e UVB.