Peli in eccesso: i trattamenti più efficaci

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

Se nella maggior parte dei casi la presenza di peli molti visibili non è un problema medico, ci sono situazioni in cui, dietro al problema estetico, può celarsi una patologia vera e propria. Scopriamo insieme cause, sintomi e possibili cure chirurgiche.

PELI

Con la consulenza del prof. ALFREDO PONTECORVI, Direttore Cattedra di Endocrinologia; Primario Divisione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo del Policlinico Agostino Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Si chiama iperandrogenismo ed è l’espressione clinica di un eccesso di ormoni sessuali maschili che si può presentare sia con disturbi che vengono considerati banali, come la peluria in eccesso, l’acne, ma anche la perdita di capelli e i disordini del ciclomestruale, sia con problematiche maggiori, legate direttamente all’eccesso di ormoni sessuali maschili, come il diabete e la sindrome metabolica.

Cause e diagnosi

CERETTA

L’iperandrogenismo è l’espressione clinica dell’eccesso di androgeni. Con un prelievo di sangue si verificano livelli elevati di ormoni sessuali maschili. Ma può succedere che i valori siano nella norma: qui potrebbe esserci una ipersensibilità del recettore per gli androgeni (irsutismo idiopatico). Per cui comunque l’organismo si comporta come se avesse troppi ormoni.

Può comparire già nel periodo adolescenziale. Le cause principali di iperandrogenismo sono: la sindrome dell’ovaio policistico; l’iperandrogenismo idiopatico (ossia senza causa apparente); l’irsutismo idiopatico. È importante diagnosticare la sindrome dell’ovaio policistico in quanto spesso sono presenti alterazioni metaboliche che predispongono allo sviluppo di diabete, patologie cardiovascolari, infertilità, neoplasie endometriali.

I sintomi

HAIR, REMOVAL

L’aspetto principale dell’iperandrogenismo è l’irsutismo, ossia la crescita di peli terminali (spessi e scuri, molto visibili) a distribuzione tipicamente maschile: viso, torace, schiena, addome.

Oltre a questo sintomo può comparire l’acne. Può esserci l’alopecia, il rimpicciolimento del follicolo pilifero con miniaturizzazione del fusto e conseguente diradamento.

La donna potrebbe soffrire di oligoamenorrea, la presenza di cicli con un intervallo tra l’uno e l’altro di 35–40 giorni, o di amenorrea, cioè l’assenza di mestruazioni. In questi casi il medico a cui rivolgersi è l’endocrinologo, anche se, spesso, data la complessità e l’eterogeneità del problema, vengono coinvolti altri specialisti, come ginecologi, pediatri, dermatologi e psicologi.

Terapie ormonali e laser o luce pulsata

Ormoni

I trattamenti sono per prima cosa finalizzati alla normalizzazione degli androgeni circolanti e, in secondo momento, alla risoluzione dell’effetto. Leterapie farmacologiche, sia singole sia combinate, devono essere appropriate alla paziente. Tra i farmaci più utilizzati ci sono gli estro progestinici (le pillole contraccettive), il ciproterone acetato (un progestinico con azione antiandrogenica), l’eflornitina (una crema da applicata sul viso), antiandrogeni come finasteride o flutamide, lo spironolattone (un diuretico con proprietà antiandrogeniche) e alcuni antidiabetici orali, come la metformina.

La terapia medica è tendenzialmente sintomatica e l’irsutismo tende a ripresentarsi dopo la sospensione delle cure. Pertanto, tenendo conto che il trattamento è spesso di lunga durata (almeno 6-12 mesi) per la lentezza con cui compaiono gli effetti terapeutici, è consigliato associare una terapia estetico-dermatologica, come laser o luce pulsata, per eliminare i peli superflui e combattere gli inestetismi cutanei.