L’inquinamento danneggia la pelle: le soluzioni per proteggerla

Caterina Mora
  • Dott. in Biologia della nutrizione

L’inquinamento atmosferico oltre a darci problemi all’apparato respiratorio va a danneggiare anche la pelle, in particolare quella del viso che è sempre la più esposta. Come possiamo difenderci da secchezza e arrossamenti?

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Lo smog ci avvelena: non solo entra nei nostri polmoni, ma si deposita sulla pelle, danneggiandola. I dermatologi hanno evidenziato una forma di invecchiamento precoce, definita “ambientale”: l’inquinamento altera le strutture della pelle, provocando secchezza e fragilità.

Le tossine che respiriamo sono dovute alle emissioni delle auto, alle attività industriali e al riscaldamento. La loro azione si somma al bombardamento elettromagnetico, prodotto da telefonini, computer, forni a microonde, televisori e computer, che rilasciano radiazioni i cui effetti possono manifestarsi anche dopo anni.

A congiurare contro la salute della pelle ci sono poi abitudini scorrette e alcuni vizi come il fumo, responsabili del colorito spento e della comparsa di precoci borse sotto gli occhi.

A causa della maggiore esposizione alle sostanze dannose dell’aria, una delle più importanti “vittime” dell’inquinamento è il viso. La pelle prude, diventa rossa, brucia e si screpola, o diventa lucida e unta, a causa delle eccessive sollecitazioni delle ghiandole sebacee.

I gas delle auto e i fumi degli impianti di riscaldamento facilitano anche la formazione di radicali liberi, sostanze che accelerano i processi degenerativi dei tessuti.

Pulire e proteggere la pelle

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Secondo il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’International Italian Society of Plastic Regenerative and Oncologic Dermatology, la minore capacità delle cellule di rigenerare le fibre di collagene è alla base della diminuzione di compattezza, elasticità e tonicità della pelle. Che cosa fare per mantenerla sana e bella?

«La prima strategia consiste nella pulizia della pelle, rimuovendo le impurità che la impregnano», riprende il professor Di Pietro. «Ma per non peggiorare la situazione, si devono usare detergenti delicati, in grado di purificarla senza modificarne l’equilibrio e fornendo sostanze nutrienti e idratanti. Dopo la pulizia, il trattamento deve contare su prodotti da giorno protettivi e su creme da notte riparatrici».

Le prime contengono sostanze che formano sulla pelle una specie di pellicola in grado di respingere gli attacchi irritanti degli agenti climatici. Contemporaneamente, ripristinano la giusta percentuale di acqua, stimolano il metabolismo cellulare e la microcircolazione.

I prodotti per la notte, invece, sono ricchi di vitamine e di ceramidi, che neutralizzano gli effetti dannosi riparando le cellule danneggiate.