Interventi chirurgici per ginocchia e caviglie

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

In estate le gambe tornano a scoprirsi, sia in città, che in spiaggia. Con la voglia di indossare shorts, minigonne e costumi da bagno è impossibile non porre l’attenzione su ginocchia e caviglie, da sfoggiare, se possibile, in perfetta forma. Desiderio di perfezione o correzione di veri e propri inestetismi, recentemente hanno fatto addirittura triplicare il numero di interventi chirurgici in queste zone del corpo non sempre “statuarie” e a rischio di cuscinetti adiposi. Vediamo insieme quale metodo scegliere per ringiovanirle.

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La medicina estetica viene in aiuto con una serie di rimedi soft che restituiscono freschezza anche a queste zone difficili da trattare, ma che stanno ricevendo sempre maggiori attenzioni da parte delle donne.

“Una soluzione è la liposcultura. Non ci sono delle grandissime alternative, né novità. Il ginocchio è un’area abbastanza difficile da trattare, in ogni caso dipende dal tipo di problema che affrontiamo”,

commenta il professor Renato Calabria, chirurgo plastico che opera a Beverly Hills, Milano e Roma, docente presso il Department of Plastic Surgery at the University of Southern California.

I trattamenti possibili per ginocchia e caviglie

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“Se si trattano ginocchia non ben definite, la cui imperfezione è dovuta ad accumuli di grasso, si può, tramite una liposcultura con microtransfer, ottenere molta più definizione e dare un look più atletico. È possibile trattare allo stesso modo i polpacci e le caviglie, ottenendo risultati soddisfacenti anche in persone di una certa età. In questa zona, infatti, la pelle ha la tendenza ad essere abbastanza elastica”,

ci ricorda il Professor Calabria.

“Discorso opposto invece è quando, causa l’avanzare dell’età, il ginocchio si svuota, mostrando un eccesso di pelle tipico delle persone molto attive e che non presentano accumuli di grasso su gambe e ginocchia. In questo caso è più difficile intervenire, perché la chirurgia di per sé non dà delle soluzioni soddisfacenti. Si può realizzare un minilifting, attraverso una piccola incisione sopra il ginocchio a forma di virgola, in modo da asportare l’eccesso di pelle. Stessa tecnica utilizzata per il gomito, in cui il problema é rendere la cicatrice il più invisibile possibile”.

La scelta della tecnica

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“In base al tipo di rilassamento, se il paziente ad esempio ha perso parecchio peso e ha un cedimento molto marcato, alcune soluzioni chirurgiche sono più indicate rispetto a quelle per una persona che mostri un rilassamento cutaneo “minimo e per la quale le alternative sono quelle meno invasive”,

continua il Professor Calabria.

“Mi riferisco al thermage, una radiofrequenza che consente risultati accettabili e non drastici, essendo un trattamento non invasivo. È necessaria più di un’ applicazione e i risultati si vedono nel tempo, dopo circa 3/4 mesi, perché ottenuti dal riscaldamento di fibre di collagene sottopelle, tramite  onde che rassodano il tessuto cutaneo .”