Idratazione: come idratare correttamente la pelle
SOS acqua. Questa volta a lanciare l’allarme non sono le aree della terra a rischio desertificazione (che è bene, comunque, ricordare) ma la tua pelle, che corre il rischio aridità.
Trascorri otto ore, o più, in ambienti climatizzati. Esci e ti trovi sotto l’azione di sole, vento, inquinamento e smog.
Normale che le risorse idriche dell’epidermide si impoveriscano, provocando secchezza e screpolature, e aumentando il rischio di intolleranza. Perché l’acqua non solo tiene vive le cellule della cute ma la protegge, evitando che diventi più delicata e facilmente irritabile.
Se hai sempre pensato che l’idratazione fosse necessaria solo a chi ha la pelle secca, potrebbe sorprenderti sapere che invece serve anche alle pelli normali, miste e perfino a quelle grasse.
Pelle: ricordati di “darle da bere”
Ma come fare a capire quando la pelle ha sete? La prima avvisaglia arriva sin dal mattino, quando ti lavi: il contatto con l’acqua è fonte di bruciori o della tipica sensazione di “pelle che tira”.
Un’altra risposta è la prova ruvidezza: se sfiorandola la si sente ruvida al tatto, anche solo in alcune parti, non ci sono dubbi, è aridità.
Se poi la pelle assume il tipico colorino grigiastro e perde luminosità, indica che le cellule dello strato corneo, quello più esterno, si sono disgregate e non sono più in grado di riflettere la luce.
Pelle secca? Ecco come agire
Fragile e delicata, o lucida e untuosa? C’è la giusta versione per tutte. Nel primo caso è meglio scegliere creme dalla consistenza ricca, ma se la pelle è grassa, è bene optare per fluidi o emulsioni.
Anche in caso di minuti contati, nella beauty routine quotidiana deve sempre rientrare una detersione accurata, mattino e sera, preferendo prodotti delicati e latte detergente in crema.
Senza scordare che anche l’acqua ti fa bella, da dentro: adotta una dieta bilanciata, ricca di frutta, verdura e olii vegetali, con almeno due litri di acqua al giorno.