Dentisti all’estero low cost? Troppi rischi e qualità scadente

Arianna Preciballe
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Il turismo dentale, che negli ultimi anni era diventato una scelta piuttosto gettonata degli italiani, ha subìto un forte arresto. Il motivo? Risultati deludenti, scarsa qualità e il sopraggiungere problemi ancora maggiori di quelli iniziali!

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Addio turismo dentale! Gli italiani che andavano verso l’est Europa (Romania, Bulgaria, Ungheria) in cerca di soluzioni rapide e poco costose erano circa 20mila ogni anno negli ultimi 10 anni.

Ma la popolazione italiana ormai sembra non essere più attratta dall’estero. I docenti di Odontoiatria durante il Congresso nazionale svoltosi a Siena, infatti, hanno sottolineano che gli italiani ultimamente preferiscono restare a casa per curarsi i denti, anche grazie alle nuove tecniche che assicurano risultati efficaci in poco tempo e sicuri, con materiali certificati, senza correre rischi.

Dentista? Questione di fiducia e sicurezza

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“La scelta del dentista è una questione fiduciaria. E non si tratta solo della percezione dei professionisti nel loro rapporto con i pazienti. È anche quello che emerge da alcune indagini motivazionali in cui sono stati intervistati i cittadini. In molti hanno affermato che la ragione che spinge a scegliere un dentista è proprio la fiducia. Alla luce di questi dati, poco può la pubblicità convenzionale, in molti casi la fiducia si trasmette con il passaparola”

ha detto Marco Ferrari, Direttore del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell’Università di Siena.

Gli studi dentistici italiani pubblici e privati, poi, possono assicurare una certa sicurezza perché devono rispondere alle rigide normative nazionali e comunitarie, mentre non è detto che gli stessi standard siano rispettati anche nei Paesi dove si vanno a cercare cure a prezzi miracolistici.

“L’eccellenza non si trova nei pacchetti low cost. Senza contare che, soprattutto i trattamenti complessi, richiedono più sedute terapeutiche concatenate tra loro”. ha aggiunto Ferrari.

Dentisti lowcost? Italiani insoddisfatti

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Non è infrequente, ricordano gli esperti, che pazienti che hanno approfittato di pacchetti low cost siano, poi, rientrati in Italia con la necessità di intervenire nuovamente, presentando situazioni molto più complicate da risolvere.

“Ci sono casi di pazienti ai quali all’estero vengono fatti impianti che necessiterebbero di tempi più lunghi, anche per verificare la loro correttezza e assicurarsi che consentano una corretta masticazione, oltre che un doveroso risultato estetico. Ma questo non avviene perché c’è la necessità di realizzare in fretta quanto annunciato nella pubblicità, senza le dovute cautele, anche perché è inverosimile che si ritorni dal professionista a riparare il danno”.

ha sottolineato Ferrari.

Tecniche odontoiatriche innovative

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Negli ultimi anni, poi, si sono fatte strada in Italia nuove tecniche “fast” che consentono la ricostruzione protesica su impianti in poche ore. Si tratta di procedure che aumentano ulteriormente la grande richiesta da parte degli italiani di interventi di implantologia dentale, che consente di sostituire i denti mancanti con radici artificiali in titanio integrate nella struttura ossea.

Nel 2010 sono stati inseriti circa un milione di impianti, ma il vero boom si è registrato negli ultimi cinque-sei anni, con la diffusione di protesi pronte in 24 ore, nonostante si tratti un maggior costo, che può arrivare anche ad alcune migliaia di euro, rispetto alla tecnica tradizionale.

“Si tratta di una metodica legata all’analisi dei normali strumenti diagnostici, come le radiografie e i modelli di studio dei denti del paziente. Le immagini vengono elaborate da software di ultima generazione che analizzano i dati diagnostici e forniscono la guida grazie alla quale l’odontotecnico crea delle mascherine per l’inserimento degli impianti e delle protesi, in un solo giorno”

ha detto Ferrari, spiegando che però questa tecnica non è applicabile a tutti, perché è necessario che il paziente risponda a dei particolari criteri di salute orale, come la consistenza dell’osso e la sua qualità.