Cellulite: i tre diversi tipi

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

Con la consulenza del dott. Antonio Stamegna, presidente della Società Italiana di Endocrinologia Estetica abbiamo deciso di parlarvi della buccia d’arancia sulla pelle e come contrastarla per accettare il vostro corpo.

BIKINI

Anche quest’anno ci risiamo, la primavera si avvicina e l’incubo cellulite torna a farsi sentire.

Non pensare di essere la sola a lottare contro questo inestetismo, perché le statistiche parlano di 8 donne con la pelle bianca su 10 che hanno a che fare con questa fastidiosa compagnia. A te forse interessa solo capire come fare a indossare ancora una volta quel meraviglioso bikini che hai comprato l’anno scorso, ma per riuscire davvero a combattere il “nemico”, devi innanzitutto capire chi è e perché fa capolino sulle tue gambe e sui tuoi glutei.

Con il termine cellulite si intende comunemente l’antiestetica “buccia d’arancia” che compare sulle gambe, sui glutei e talvolta sull’addome di molte donne. In realtà si tratta di qualcosa di più di un semplice inestetismo.

Il dottor Stamegna, spiega:

La cellulite, in effetti, è una vera e propria malattia che colpisce il tessuto sottocutaneo il quale, per problemi di circolazione locale, di ridotta ossigenazione, di ridotto tono muscolare nonché di ridotta presenza di ormoni tiroidei, assume l’aspetto antiestetico noto come cellulite, dovuto all’aumento del grasso e alle modificazioni della struttura delle fibre tra cui il grasso è stipato”.

Non ti preoccupare, non è il caso di buttarsi in noiosissimi discorsi scientifici per dire basta alla cellulite. Bisogna innanzitutto capire che ci sono diversi stadi di questo inestetismo, che corrispondono a diverse alterazioni locali e che hanno differenti prospettive di miglioramento.

I 3 tipi di cellulite

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Come dice il nome scientifico della cellulite (panniculopatia edematofibro-sclerotica), l’inestetismo che affligge le tue gambe può essere di 3 tipi.

1. Cellulite edematosa

È quella più “giovane”, che in genere colpisce le ragazze e che è fondamentalmente legata a un accumulo di liquidi a livello del tessuto adiposo che si trova appena sotto la pelle, dovuto a un’eccessiva permeabilità dei capillari. È anche la forma di cellulite più facile da trattare e che può regredire.

2. Cellulite fibrosa

Con il passare del tempo il numero delle cellule adipose che si trova sotto pelle aumenta di dimensioni e di volume e si forma la classica buccia d’arancia, che altro non è che il risultato di una fibrosi, in pratica di un indurimento del tessuto sottocutaneo con la formazione di micronoduli. E, in effetti, se si schiaccia la zona colpita dalla cellulite si avverte dolore. La cellulite fibrosa può migliorare ma non scomparire completamente.

3. Cellulite sclerotica

Provoca la pelle “a materasso”, la più difficile da curare. In questo caso le alterazioni riguardano in modo importante anche la circolazione locale. Arriva meno sangue, meno nutrimento, vengono rimosse meno scorie, si riduce l’afflusso di ormoni sciogligrasso e il tono muscolare.