Botulino: cos’è, effetti e controindicazioni
Sebbene sia il primo trattamento estetico al mondo, sono ancora in molti a fraintendere le possibili applicazioni della tossina botulinica. Vediamo in 3 step la giusta terminologia, i suoi usi ed effetti sui muscoli del viso e i possibili usi impropri e controindicazioni.
A guidarci alla scoperta della tossina botulinica che, a tutti gli effetti, è un farmaco specifico, e pertanto sottoposto al rigido controllo dell’AIFA, è Giuseppe Sito vicepresidente di AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino).
“Al di là del risultato raggiunto, che in modo soggettivo può piacere o non piacere, ci sono situazioni in cui la medicina estetica e la chirurgia vengono utilizzate a sproposito, creando visi dai tratti sproporzionati e non armoniosi. Il botulino, utilizzato correttamente, non stravolge i lineamenti del viso e di norma non viene applicato nel terzo medio inferiore del viso, ovvero nella zona della bocca”.
A questo proposito, Aiteb indica tre punti fermi per capire cos’è la tossina botulinica ed evitare facili fraintendimenti
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1. Botox non è sinonimo di “punturina”
Innanzitutto, quindi, è una questione terminologica: Il Botox è il nome commerciale utilizzato negli USA da una delle aziende produttrici di tossina botulinica per uso estetico, la statunitense Allergan. Esistono altri due produttori autorizzati: l’inglese Ipsen (Azzalure il prodotto) e la tedesca Merz (Bocouture). In Italia il prodotto Allergan si chiama Vistabex.
“Lo stesso termine o la parola botulino non può ricomprendere tutto l’ampio spettro della medicina estetica (all’interno della quale rientrano per esempio tutti i diversi filler, trattamenti al laser e trattamenti biorivitalizzanti). Tantomeno la parola botulino non può essere assimilata ad un intervento di chirurgia plastica come può essere un lifting del viso o una blefaroplastica“
2. Il botulino è un farmaco
E come tale, la tossina botulinica è regolamentata da un preciso disciplinare che viene approvato dall’Aifa. Continua il vicepresidente di AITEB:
“L’azione del botulino è specifica: non paralizza i muscoli, ma li rilassa distendendoli conferendo così al volto un aspetto naturale e riposato. Tendenzialmente il botulino viene utilizzato per distendere le rughe nel terzo superiore del volto, ovvero nella zona della fronte, della glabella e per attenuare le cosiddette ‘zampe di gallina. Gli effetti sono a ‘tempo determinato’, ovvero la distensione della pelle, e quindi delle rughe, dura 4-6 mesi. Dopo questo periodo la fibra nervosa riprende la sua funzione senza danneggiamenti”
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3. La sicurezza del botulino è scientificamente provata
Se eseguito correttamente il trattamento con tossina botulinica è quello con la minore percentuale di effetti collaterali o complicanze in medicina estetica.
“La letteratura scientifica non riporta episodi di complicanze definitive. È pur sempre una tossina: a dosaggi elevati, circa 33 volte la dose abitualmente utilizzata in estetica, interagisce negativamente con l’organismo, potendo provocare danni. Per ottenere il risultato voluto occorre somministrarne una dose adeguata: dosaggi bassi non assicurano l’efficacia, dosaggi eccessivi possono essere dannosi. Del resto, non esiste farmaco che non sia nocivo a dosaggi eccessivi, comprese le vitamine, l’importante è saperlo”
