Sale: le alternative per sostituirlo

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Sul sale la confusione ora più che mai regna sovrana: se fino ad oggi ci siamo attenuti al cucchiaino da tè, pari a 2,3 grammi, giornaliero raccomandato dagli esperti, alla luce degli ultimi studi pare che anche il suo scarso consumo costituisca gravi rischi per la la salute.

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Utilizzata non solo per esaltare il gusto del cibo che portiamo in tavola, la spezia, che favorisce l’aumento della pressione arteriosa, a sua volta responsabile di ictus e infarto, è largamente impiegata anche dall’industria alimentare sotto forma di conservante.

Da non sottovalutare anche alcune “fonti nascoste” di sodio, comunemente presenti in biscotti, cereali da colazione e una gran quantità di alimenti che consumiamo regolarmente.

Senza considerare che il sodio è naturalmente presente in tutti i cibi freschi, anche se l’apporto che in media ne ricaviamo fortunatamente non supera il 10%.

Se alcuni accorgimenti in cucina possono aiutarci a ridurne il consumo, come salare l’acqua della pasta poco prima che sia ultimata la cottura e sciacquare abbondantemente sotto l’acqua corrente legumi e verdure in scatola.

In tutti i casi è buona regola condire prima le pietanze con spezie e aromi, e solo dopo averle assaggiate semmai aggiungere qualche granello di sale. Ma se cambiare le abitudini alimentari non è affatto facile, quali altre alternative abbiamo per insaporire i cibi?

Insaporire le pietanze? Ecco come sostituire il sale

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  • Erbe aromatiche: toccasana per la salute, regalano sapore ai piatti in modo naturale. Da utilizzare anche creando un gradevole mix.
  • Curcuma: spezia ideale per insaporire le più svariate pietanze, con il vantaggio di poter approfittare delle sue numerose proprietà benefiche.
  • Oli essenziali: sapevate già di poterli utilizzare anche per uso alimentare? In cucina quelli al basilico, bergamotto e lavanda, solo per citarne alcuni, sono tra i migliori sostituti del sale ben noti agli chef più creativi e ai buongustai! Un concentrato di sapore, ne bastano 1 o 2 gocce purché si scelgano di ottima qualità, puri al 100% e di provenienza bio per evitare qualsiasi rischio di intossicazione. Controllate nell’etichetta che non contengano chetoni, molecole neurotossiche presenti spesso negli oli essenziali di rosmarino, salvia, menta e lavanda.
  • Limone: naturale e salutare, il suo succo è una fresca alternativa naturale al sale ideale per carni e pesci, ma amato anche sulle verdure, cotte o crude.
  • Aceto di mele: a crudo, è un valido sostituto del sale, condimento ideale per insalate di cui esalta il sapore.
  • Sale nero delle Hawaii: è un sale marino povero di sodio il cui colore deriva dalla ricchezza di carbone vegetale dei fondali marini da cui è estratto. Ha proprietà disintossicanti ed è meno rischioso per chi soffre d’ipertensione arteriosa. Ne esiste anche una variante rossa estratta da fondali ferrosi di argilla rossa, e una verde data dalle foglie di bambù con il quale viene combinato.
  • Sale rosa dell’Himalaya: si tratta di un sale integrale naturale, il cui colore è dato dall’elevata quantità di minerali (magnesio, potassio, zinco, calcio). Oltre che per condire i cibi, sciolto in acqua demineralizzata è utile per inalazioni in caso di raffreddamento, per sciacqui oculari e nasali, e anche per la preparazione di bagni anticellulite o come scrub.

Attenzione a salsa di soia, gomasio e miso: condimenti che contengono di per sé sale, non adatti quindi a chi deve rinunciarvi per motivi di salute (ipertiroidismo, ipertensione arteriosa o altre disfunzioni organiche).