Sale: le alternative per sostituirlo
Sul sale la confusione ora più che mai regna sovrana: se fino ad oggi ci siamo attenuti al cucchiaino da tè, pari a 2,3 grammi, giornaliero raccomandato dagli esperti, alla luce degli ultimi studi pare che anche il suo scarso consumo costituisca gravi rischi per la la salute.
Utilizzata non solo per esaltare il gusto del cibo che portiamo in tavola, la spezia, che favorisce l’aumento della pressione arteriosa, a sua volta responsabile di ictus e infarto, è largamente impiegata anche dall’industria alimentare sotto forma di conservante.
Da non sottovalutare anche alcune “fonti nascoste” di sodio, comunemente presenti in biscotti, cereali da colazione e una gran quantità di alimenti che consumiamo regolarmente.
Senza considerare che il sodio è naturalmente presente in tutti i cibi freschi, anche se l’apporto che in media ne ricaviamo fortunatamente non supera il 10%.
Se alcuni accorgimenti in cucina possono aiutarci a ridurne il consumo, come salare l’acqua della pasta poco prima che sia ultimata la cottura e sciacquare abbondantemente sotto l’acqua corrente legumi e verdure in scatola.
In tutti i casi è buona regola condire prima le pietanze con spezie e aromi, e solo dopo averle assaggiate semmai aggiungere qualche granello di sale. Ma se cambiare le abitudini alimentari non è affatto facile, quali altre alternative abbiamo per insaporire i cibi?
Insaporire le pietanze? Ecco come sostituire il sale
- Erbe aromatiche: toccasana per la salute, regalano sapore ai piatti in modo naturale. Da utilizzare anche creando un gradevole mix.
- Curcuma: spezia ideale per insaporire le più svariate pietanze, con il vantaggio di poter approfittare delle sue numerose proprietà benefiche.
- Oli essenziali: sapevate già di poterli utilizzare anche per uso alimentare? In cucina quelli al basilico, bergamotto e lavanda, solo per citarne alcuni, sono tra i migliori sostituti del sale ben noti agli chef più creativi e ai buongustai! Un concentrato di sapore, ne bastano 1 o 2 gocce purché si scelgano di ottima qualità, puri al 100% e di provenienza bio per evitare qualsiasi rischio di intossicazione. Controllate nell’etichetta che non contengano chetoni, molecole neurotossiche presenti spesso negli oli essenziali di rosmarino, salvia, menta e lavanda.
- Limone: naturale e salutare, il suo succo è una fresca alternativa naturale al sale ideale per carni e pesci, ma amato anche sulle verdure, cotte o crude.
- Aceto di mele: a crudo, è un valido sostituto del sale, condimento ideale per insalate di cui esalta il sapore.
- Sale nero delle Hawaii: è un sale marino povero di sodio il cui colore deriva dalla ricchezza di carbone vegetale dei fondali marini da cui è estratto. Ha proprietà disintossicanti ed è meno rischioso per chi soffre d’ipertensione arteriosa. Ne esiste anche una variante rossa estratta da fondali ferrosi di argilla rossa, e una verde data dalle foglie di bambù con il quale viene combinato.
- Sale rosa dell’Himalaya: si tratta di un sale integrale naturale, il cui colore è dato dall’elevata quantità di minerali (magnesio, potassio, zinco, calcio). Oltre che per condire i cibi, sciolto in acqua demineralizzata è utile per inalazioni in caso di raffreddamento, per sciacqui oculari e nasali, e anche per la preparazione di bagni anticellulite o come scrub.
Attenzione a salsa di soia, gomasio e miso: condimenti che contengono di per sé sale, non adatti quindi a chi deve rinunciarvi per motivi di salute (ipertiroidismo, ipertensione arteriosa o altre disfunzioni organiche).