Pane: come sceglierlo e conservarlo

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

È più di un cibo: il pane è un simbolo. Quando si dice “avere il pane” si intende “avere tutto ciò di cui si ha bisogno”. La sua origine si perde nella notte dei tempi e da allora è l’alimento che non può mancare nella dieta di metà della popolazione mondiale. Conosciamo insieme alcune informazioni che lo riguardano e che ci saranno utili per utilizzarlo al meglio.

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Sciapo, salato, al sesamo, all’olio, preparato con le farine di ogni cereale esistente, il pane è l’immancabile presenza sulle tavole di tutti gli Italiani. Nonostante lo straordinario numero di formati in cui viene prodotto, la diversità delle farine e le varie aggiunte che caratterizzano alcune tipologie, gli ingredienti di base del pane sono sempre gli stessi: acqua, lievito, sale, farina.

Il pane è ricco di diversi minerali, necessari per molte funzioni essenziali al nostro benessere. Contiene inoltre una discreta quantità di vitamine idrosolubili del gruppo B, le quali devono essere introdotte quotidianamente perché vengono accumulate dal nostro corpo solo in piccolissime quantità.

È un alimento genuino e sano, che contiene molto ferro, indispensabile per trasportare l’ossigeno. A parità di peso, ne contiene quanto la carne di vitello, di maiale e dei pesci.

Pane: come sceglierlo 

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Occhio alla dimensione: più grande è la pagnotta, più a lungo rimane attiva la fermentazione, che continua ad arricchire il prodotto di sostanze nutritive. Perché sia più digeribile, meglio scegliere il pane più secco: gli enzimi digestivi faticano a scindere le molecole di amido se c’è tanta acqua.

La crosta si digerisce meglio della mollica perché la cottura trasforma l’amido in glucosio (più facilmente assimilabile). Però, siccome ha meno acqua della mollica, a parità di peso ha più calorie. Meglio evitare anche il pane troppo soffice, che non si mastica a sufficienza: gli enzimi della saliva non riescono ad agire e potresti sentirti appesantita e gonfia.

Conservare il pane

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Se hai comprato troppo pane e lo vuoi congelare, affettalo, dividilo nelle porzioni che ritieni giuste (ad esempio 6/8 fette) e metti le porzioni in altrettanti sacchetti di plastica. Al termine dell’operazione inserisci tutti i sacchetti in un ulteriore sacchetto, abbastanza grande da contenerli tutti.

Questa doppia protezione eviterà che il pane assorba l’odore tipico di molti scomparti di congelatore e farà in modo che quando vuoi prelevare una porzione, le altre non entrino a contatto con l’aria.

Il tempo massimo consigliato per la conservazione in congelatore è di 3 mesi. Il pane si può scongelare lasciandolo per 7/8 minuti nel forno caldo a 180 gradi: la crosta rimarrà croccante. Se scongelato a temperatura ambiente, il pane va tenuto al riparo, perché potrebbe perdere troppa umidità.

Meglio evitare il forno a microonde, che può rendere la pagnotta gommosa. Il migliore da conservare è quello fatto con la farina di grano duro (semola), perché trattiene più acqua.

Benefici del pane integrale

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Il pane integrale, preparato con tutte le parti del frumento macinato, è ricco di vitamina B1, che serve per metabolizzare i carboidrati, e contiene il 60% della dose giornaliera di magnesio raccomandata e il 15% della quantità necessaria di acido folico. È meno calorico del pane comune: 243 calorie  per 100 grammi, contro le 279 del pane comune.

Ha solo l’1% di grassi e il suo alto contenuto in fibre aiuta l’intestino, se si accompagna il pane con tanta acqua, e riduce il rischio di malattie come il cancro al colon retto, le patologie cardiovascolari e il diabete. Il pane integrale è una scelta ottima, tranne che per le pochissime persone a cui sono sconsigliate le fibre alimentari.