Merenda perfetta: gli alimenti giusti da scegliere
Mela o panino? Brioche o succo di frutta? Cosa scegliere per spezzare la fame quando a metà mattina arriva puntuale quel languorino? La tentazione è quella di ricorrere a snack confezionati ma la soluzione più ideale è un’altra!
Lo spuntino di metà mattina, che in genere viene consumato a scuola, deve essere leggero e nutriente. Spesso i bambini sono attratti da snacks e merendine che però potrebbero nascondere notevoli quantità di grassi e zuccheri.
“Il miglior cibo a merenda è la frutta fresca di stagione, ricca di vitamine, minerali, fibra alimentare e di carboidrati. Magari accompagnata da pane ai cereali o integrale.“
sottolinea il professor Rossi, invitando i genitori a scoraggiare il consumo di patatine, focacce con salumi e bibite zuccherate, perché ricchi di grassi e/o zuccheri che potrebbero compromettere l’appetito a pranzo, provocando squilibri nella dieta giornaliera.
Frutta: come farla apprezzare?
Per invogliare i bambini a mangiare frutta la Coldiretti, anche per l’anno scolastico 2010/2011 ha lanciato il programma “Frutta nelle scuole”, che prevede la distribuzione a 1.340.000 bambini in 8.400 scuole primarie di tutta Italia, di frutta e ortaggi al momento della merenda di metà mattina, con lo scopo di sostituire agli snack preconfezionati prodotti naturali e salutari.
Ad essere distribuiti nelle scuole saranno prodotti ortofrutticoli di qualità certificati (Dop, Igp e biologici), nel rispetto della stagionalità e del territorio dal quale provengono.
“Niente ciliegie o pesche a Natale, dunque, ma arance in Sicilia e mele nel Veneto, ed anche altre specialità offerte dai diversi territori a seconda delle stagioni”.
sottolinea la Coldiretti, aggiungendo che i frutti saranno dati ai bambini in confezioni singole, così da poter essere mangiati subito, garantendo i dovuti standard igienico-sanitari.
Protagonisti del programma saranno anche macedonie, centrifughe e spremute, preparate sul momento e senza aggiunta di zuccheri.
“Il progetto è importante anche per combattere la dilagata obesità, con un bambino italiano su tre che risulta obeso o in sovrappeso”.