Mangiare più sano: consigli per i più piccoli

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

L’estate aiuta la famiglie a mangiare più sano: il periodo estivo, infatti, ”avvicina le famiglie ad alcune buone pratiche alimentari, come il consumo di frutta e verdura e l’assunzione più frequente di pesce che non sempre fa parte della dieta abituale soprattutto tra i bambini”. A parlare sono gli esperti!

Frutta, Estate

A rivelare che l’estate è un’ottima alleata per la sana alimentazione sono i dati dell’Osservatorio Nutrikid realizzato da Nestlè in collaborazione con Fondazione ADI, secondo i quali ”in Italia ben 6 bambini su 10 mangiano meno di 2 porzioni di pesce a settimana, con minor frequenza al Nord e in particolare tra i maschi”.

Il pesce è un alimento indispensabile per una crescita sana ed equilibrata: secondo uno studio dell’Università di Stoccolma su 3.200 bimbi, riporta l’Osservatorio,

”chi mangia più pesce dal primo anno di vita e per i successivi sette sviluppa minori casi di malattie di origine immunologica. Un’assunzione precoce e regolare di pesce, sin dalla prima infanzia, svolge un effetto favorevole nella prevenzione dalle malattie allergiche”.

Alimentazione sana: come gestirla in famiglia

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Come si può gestire al meglio l’alimentazione della propria famiglia, facendo mangiare tutti in maniera più sana? L’associazione Food Coaching ha stilato alcuni consigli su come gestire al meglio l’alimentazione dell’intera famiglia.

”I primi 3 anni di vita sono fondamentali per la strutturazione dei gusti, delle abitudini alimentari e del rapporto con il cibo. Le preferenze dei bambini per determinati cibi non sono né innateimmodificabili. Quel che conta è che i pediatri vigilino sulle abitudini nutrizionali e che i genitori sappiano che il comportamento alimentare è il risultato dell’esperienza e dell’apprendimento”.

dicono gli esperti.

”L’ambiente in cui il cibo viene offerto gioca un ruolo decisivo: i genitori devono evitare sia di usare il cibo come ricompensa, sia costringere i bambini a mangiare cibi sgraditi. Per aumentare il gradimento di nuovi cibi, un’offerta ripetuta in un contesto sociale favorevole può risultare molto efficace”.