Iperico, tutti i benefici: cos’è e come si usa?
L’iperico (Hypericum perforatum) è di certo una delle erbe più famose e versatili: recentemente studi clinici approfonditi hanno confermato le sue proprietà officinali e la sua utilità in caso di svariate affezioni e disturbi. Scopriamone insieme di più!
Comunemente l’iperico è detto “erba di San Giovanni” perché tradizionalmente si raccoglie il 24 giugno, giorno di San Giovanni. Ma quali usi e proprietà nasconde?
Nomi bizzarri
Anticamente l’iperico era conosciuto con il nome di “cacciadiavoli”, perché si riteneva che fosse in grado di scacciare gli spiriti maligni; questa credenza nasceva dal fatto che le foglie, se stropicciate, liberano il gradevole profumo d’incenso dell’olio essenziale. Un altro soprannome è “millebuchi”, in riferimento al fatto che controluce le foglie appaiono come bucherellate.
In cucina
Le foglioline giovani e tenere si possono utilizzare in cucina aggiungendole alle insalate cui conferiscono un aroma delicato e molto particolare, tuttavia ciò che maggiormente interessa la cuoca è che le foglie di iperico contengono una sostanza leggermente antibiotica che aiuta a conservare correttamente i cibi.
Antidepressivo naturale
In base a studi effettuati soprattutto in Germania, viene confermato ciò che la tradizione erboristica afferma da secoli e cioè che l’iperico svolge una valida azione antidepressiva con controindicazioni minori rispetto ai farmaci.
L’iperico agisce favorendo la produzione di serotonina che è l’ormone del benessere. Consigliato nei casi di depressione non grave, dovuta soprattutto a stress, stanchezza e cali d’umore legati al ciclo ormonale, l’iperico viene somministrato in tutta Europa a questo scopo sotto forma di estratto secco.
Non bisogna “far da sé”, ma consultare un fitoterapeuta. Particolari cautele occorrono per i soggetti che hanno problemi di fegato e per chi assume altri farmaci.
Prezioso alleato
Ecco un breve schema che illustra tutti i modi di utilizzo riconosciuti per l’iperico:
● Forme lievi di depressione – estratto secco, secondo prescrizione medica, svolge azione antidepressiva.
● Asma bronchiale, catarro, tracheite, infiammazione dei bronchi – infuso caldo di fiori – svolge azione antisettica e decongestionante.
● Difficoltà di digestione, mal di stomaco e mal di testa dovuti a cattiva digestione – infuso tiepido di fiori, svolge azione digestiva.
● Diarrea – infuso tiepido di fiori, svolge azione astringente.
● Dolori mestruali e disturbi della menopausa – infuso di fiori, agisce sul sistema circolatorio.
● Scottature, eritema solare, piaghe, ulcere – olio per uso esterno, svolge azione lenitiva e cicatrizzante.
● Contusioni, distorsioni, reumatismi, sciatica – olio per uso esterno, svolge azione antidolorifica.
L’olio di iperico
Per uso esterno viene ampiamente usato come cicatrizzante. Si ottiene mettendo a macerare per 15 giorni, al sole, 250 g di sommità fiorite fresche in 500 ml di olio di oliva e 200 ml di vino bianco secco.
Dopo le 2 settimane, si fa bollire il preparato a bagnomaria e a fuoco lento, finché il vino sarà evaporato. Applicato come impacco su garza, risulta benefico per ustioni e scottature, in caso di eritema solare e di piaghe e ulcere.