Funghi: quali mangiare e i benefici
Crudi, stufati, grigliati: i funghi sono la grande passione gourmet della stagione fredda e racchiudono anche benefici preziosi. Ecco qualche consiglio su dove raccoglierli e su come sfruttare al meglio le loro caratteristiche!
Ricchi di vitamine, soprattutto del gruppo B, e sali minerali (calcio, fosforo, potassio) i funghi sono grandi alleati del nostro sistema immunitario e nervoso.
“Contengono un tipo di fibra, chiamato beta-glucano, che favorisce l’equilibrio del colesterolo. Fra i loro interessanti principi attivi c’è anche la vitamina D, elemento essenziale per la mineralizzazione di ossa e denti. Le tracce di potassio contenute nei porcini o nei chiodini contribuiscono a diminuire la tensione dei vasi sanguigni, riducendo la pressione che, se è alta, può causare ictus e attacchi di cuore”
spiega il dottor Pietro Curti, micologo e presidente dell’Associazione micologica italiana naturalistica telematica (AMINT).
Preziosi nelle svariate caratteristiche aromatiche, vanno comunque consumati con moderazione, perché al loro interno presentano la chitina, un simil-zucchero, lo stesso che costituisce il rivestimento dei crostacei, che non è facile da digerire.
Funghi: i benefici
I funghi sono alleati preziosi nelle diete dimagranti, perché danno sapore ai cibi, senza apportare troppe calorie: 25 kcal ogni 100 g di prodotto fresco.
Tra i principali benefici troviamo la capacità di contrastare l’invecchiamento, quella di prevenire le malattie cardiovascolari, perché riducono gli accumuli di colesterolo nelle arterie. I funghi, inoltre, grazie al selenio, rendono la pelle luminosa ed elastica.
Le caratteristiche assolutamente dominanti sono quelle aromatiche. I galletti hanno aromi fruttati, di pesca e albicocca; la qualità moretta ha un netto aroma di farina fresca; alcuni lattari presentano odori tipicamente salmastri; le rinomate trombette hanno un timbro decisamente tartufato, tanto da essere denominate “il tartufo dei poveri”.
Quali e dove raccoglierli
Il principale luogo di raccolta sono i boschi.
- I porcini si possono trovare sotto faggi, castagni, querce e tante altre latifoglie ma, a volte, anche nelle abetaie e comunque fra le conifere.
- I prataioli popolano le zone erbacee, i campi e tutte le aree dove possono trovare nutrimento nel substrato terroso ricco di humus.
- I piopparelli o pioppini crescono direttamente sul legno di latifoglie, sia vive sia morte, in particolare su legno di pioppo, stessa ecologia di crescita per i notissimi chiodini o famigliole che crescono su qualsiasi pianta, sia latifoglie sia conifere.
- I notissimi cardoncelli, che sono dei Pleurotus, crescono alla base dei cardi selvatici dei terreni incolti. I noti galletti crescono al suolo in stretta simbiosi con latifoglie o conifere.
- I sanguinelli amano i boschi di pini a due aghi.
L’ecologia, cioè l’habitat di nascita dei funghi, può distinguersi in tre diverse tipologie: funghi simbionti, che crescono in stretta correlazione con piante ed erbe; funghi parassiti, che si sviluppano solo su alberi vivi. Infine, i saprotrofi che vivono su sostanze organiche morte.