Alternative allo zucchero: fruttosio, aspartame e sucralosio
Lo zucchero è spesso bandito in diete dimagranti e regimi alimentari seguiti da molte persone. E allora come possiamo dare un po’ di dolcezza alla giornata? Come possiamo sostituire lo zucchero?
Nel caffè, nelle torte, nelle macedonie, nei gelati è quasi indispensabile, per renderli più buoni, più dolci: lo zucchero. Ma nella lotta ai chili in più, questo ingrediente in cucina è spesso vietato o consentito in dosi limitatissime.
Cos’è lo zucchero?
Lo zucchero o saccarosio, è una sostanza priva di valore nutrizionale ma con un notevole apporto calorico. Un cucchiaino ha circa 20 calorie. Un suo consumo eccessivo può contribuire all’insorgenza di alcune patologie, come l’obesità, la carie dentale e il diabete mellito. Esiste lo zucchero di barbabietola e quello di canna: sono entrambi costituiti da saccarosio quasi al 100% e forniscono la stesse calorie. Lo zucchero di canna, a differenza di quello di barbabietola, presenta un caratteristico color miele e sapore aromatico, in quanto non viene raffinato ma lasciato grezzo.
Come possiamo sostituire lo zucchero?
Oggi sono disponibili molte alternative allo zucchero, quando è consigliato limitarne l’assunzione, non solo per problemi di linea, ma soprattutto a chi soffre di particolari patologie, come il diabete e a chi deve tenere sotto controllo i livelli di glicemia e insulina, chi soffre di malattie del fegato come la steatosi epatica e la sindrome metabolica. Eppure, ancora oggi, sono molte le domande: come sostituirlo? Con quali dolcificanti? E questi: come sono composti? Si possono consumare liberamente? Ci sono delle dosi limite? Possono essere impiegati nella preparazione di biscotti e altri dolciumi?
Quali sono le alternative allo zucchero?
FRUTTOSIO o levulosio
È il cosiddetto zucchero della frutta ed è spesso presente nelle bevande.
Presenta un basso potere cariogeno, ossia non favorisce l’insorgenza di carie dentali. Fornisce circa 20 calorie in un cucchiaino. Ha un potere di dolcificare 1,5 volte superiore a quello dello zucchero. L’assunzione di fruttosio non influisce sui valori dell’insulina se non supera la quantità di 40 grammi al giorno. Altrimenti viene trasformato in glucosio, per cui può contribuire a far aumentare i livelli di glicemia nel sangue. Per questo motivo, specie le persone diabetiche non devono oltrepassare questa dose massima giornaliera.
In questo calcolo va tenuta presente non solo la quantità di fruttosio che si aggiunge agli alimenti o alle bevande, ma anche la quota già presente nei cibi specifici per diabetici, spesso molto elevata o in altri che si acquistano già pronti. Spesso sono ricchi di fruttosio anche i succhi di frutta.
In quantità elevate questo ingrediente può causare diarrea, dolori addominali e flatulenza. Trattandosi di una sostanza naturale, è perfettamente innocua (motivo per cui non è stata stabilita la D.G.A., ossia la dose giornaliera accettabile), ma deve essere usato con precauzione nelle persone con alterata funzione renale e gravi disturbi al fegato.
ASPARTAME
È un edulcorante, dolcificante artificiale. Lo possiamo trovare in molti prodotti come bevande gassate e prodotti confezionati o di forno.
È usato come additivo alimentare. Ha le stesse calorie del saccarosio, ma un potere dolcificante 200 volte superiore. Questo implica che se ne possono utilizzare dosi estremamente inferiori rispetto allo zucchero.
È identificato con la sigla E951 e la sua D.G.A. (dose giornaliera accettabile) è di 40mg.
Ne è sconsigliato l’uso nelle donne incinte e nei bambini, nonostante si trovi in molti prodotti a destinati a questa seconda categoria.
SUCRALOSIO
È una sostanza appartenente alla categoria dei dolcificanti artificiali, di largo consumo.
Si tratta di un derivato del saccarosio. Ma è estremamente edulcorante, circa 600 volte di più dello zucchero. Non apporta calorie, non viene metabolizzato ai fini energetici. È indicato anche nelle preparazioni di ricette dolci, nei prodotti da forno.
Può essere consumato da chi deve perdere peso, nelle persone diabetiche, perché non influenza i livelli glicemici nel sangue. E non favorisce la carie dentale.
È indicato anche dalla sigla E955 e il comitato europeo ha fissato per il sucralosio una D.G.A (dose giornaliera accettabile) pari a 15 mg per ogni chilo di peso corporeo.