Dieta: come aiutarsi con un diario alimentare

Nell’età adolescenziale di molti adulti di oggi era di moda avere un diario segreto,  un  quadernino, solitamente chiuso da un lucchetto, dove venivano annotati tutti i pensieri, i desideri e gli avvenimenti importanti di una lunga giornata. Imprimere su un foglio bianco le riflessioni di un giorno aveva una sua funzione psicologica, sia perché rappresentava un mezzo per sfogare i propri pensieri, sia perché, soprattutto a distanza di tempo, aiutava a meditare sui fatti accaduti e su se stess.Diario,

Il diario può essere un alleato decisamente valido anche per affrontare il sovrappeso o i disturbi del comportamento alimentare o semplicemente per instaurare un rapporto più consapevole con il cibo. In questo caso lo chiameremo diario alimentare.

Scrivere questo particolare tipo di diario dovrebbe essere il primo passo da fare ancora prima di affrontare una dieta. Questa necessità nasce da una semplice riflessione: per dimagrire siamo disposti a seguire uno specifico regime alimentare, ma non siamo realmente coscienti da quale condizione partiamo ovvero come noi ci nutriamo, quanto mangiamo, quali siano i nostri errori così come i nostri corretti comportamenti che magari facciamo in maniera inconsapevole.

Le ricerche scientifiche sul diario della dieta

Ricerche scientifiche hanno dimostrato che diete dimagranti supportate da un diario alimentare aumenta la percentuale di successo di dimagrimento e di durata del mantenimento del peso corporeo. La compilazione del diario non deve essere vissuta come una mezzo per controllare quanto e quando si mangia, se affrontato con questo atteggiamento renderebbe inutile la sua stesura perché sappiamo bene cosa abbiamo mangiato, così come quando scrivevamo un diario segreto eravamo ben coscienti di ciò che fosse accaduto durante la giornata.

Ciò che lo caratterizza è la riflessione che deve nascere dopo la sua stesura, dobbiamo considerarlo un mezzo di auto-controllo, riguardante sia il nostro modo di mangiare sia il rapporto con il cibo. Ma esattamente, cosa dobbiamo scrivere?

Appunti

Analizziamo bene cosa annotare:

  • data e ora del pasto.
  • luogo del pasto: casa, lavoro, casa di amici o familiari, bar, pub, mensa, alla scrivania da lavoro, davanti al computer.
  • cibi e bevande consumate, specificando anche il numero di cucchiaini di zucchero, ma anche miele o dolcificante usato.
  • quantità espressa in peso o secondo misure casalinghe (cucchiaio, cucchiaino, bicchiere da acqua o da vino, mestolo ecc).
  • con chi: familiari, amici, colleghi o da soli. Questa informazione aiuta a capire se quel tipo di alimentazione è associabile alla presenza o meno di altre persone, quindi, per sapere in particolar modo se il tuo modo di mangiare è influenzato o meno dalla presenza di altre persone.
  • un commento circa la sensazione che si ha quando mangiamo quel cibo: fame, voglia, piacere

Non è da sottovalutare anche l’importanza della compilazione del diario in indagini di tipo alimentare: può risultare molto utile nel caso in cui si voglia indagare se particolari fastidi o disturbi sono attribuibili ad alcuni alimenti.

Infine può risultare uno strumento utile anche per tenere traccia di ciò che si mangia, uno stimolo in più che ti permette di variare alimentazione nel corso della settimana.