Cosa mangiare durante il ciclo: consigli e alimenti
Ogni ciclo mestruale, puntualmente, ci troviamo con un surplus di peso segnato dalla bilancia, dovuto soprattutto ai diversi ritmi ormonali estro-progestinici. Ecco alcuni cibi “amici” del ciclo.
In questo periodo, sempre su sollecitazione ormonale, cambia l’andamento della serotonina e la conseguenza è che i recettori dell’insulina subiscono cambiamenti che creano micro crisi ipoglicemiche che si traducono in irresistibile attrazione per i dolci;
fame diversa che spinge verso i carboidrati, ma anche in desiderio di rallentare i ritmi soliti, torpore. Ma vediamo più nel dettaglio come e perché aumenta il peso e quali i rimedi.
Cibi da preferire durante il ciclo
Ti sembra di essere un palloncino con i pantaloni che tirano da tutte le parti. La causa di tanto gonfiore va rintracciata nell’alterato equilibrio estrogeni-progesterone. Le loro fluttuazioni inibiscono l’attività del sistema linfatico, stressano l’equilibrio tiroideo compromettendo le normali funzioni drenanti.
Che cibi scegliere: perfetta la frutta soprattutto l’ananas che per il contenuto di vitamina A e potassio che combatte la ritenzione idrica. Sì a una dieta iposodica, cioè a basso contenuto di sale e con pochi grassi saturi.
No a salumi, insaccati, burro salato, formaggi, carne che possono rallentare il sistema linfatico sovraccaricandolo e intasando il drenaggio. Via libera a tanta verdura che con il maggiore quantitativo di minerali, insieme a un generoso apporto di acqua, ristabilisce la corretta situazione acqua-sale aumentando la diuresi ed eliminando le scorie in eccesso.
In questi casi è utile supportare la funzione tiroidea tramite l’apporto di selenio che si trova nella crusca di grano. Sì a tè verde che è drenante ma anche antiossidante più infusi di betulla, potente diuretico.
Cibi contro gli effetti negativi del ciclo
Hai la stessa tonicità emotiva e fisica di chi ha fatto il giro del mondo in aereo senza fermarsi, ti senti irritabile, con le lacrime in tasca e un desiderio smodato di coccole da cibo….
Il brusco calo dei livelli di progesterone ed estrogeni mette a dura prova l’attività della serotonina, riequilibratore dell’umore, della dopamina, neurotrasmettitore dell’efficienza e, infine, della melatonina, molecola regolatrice del sonno.
Ma la biochimica infelice di quei giorni si può contrastare evitando i cibi troppo grassi, soprattutto la sera; come evidenziato anche da studi pubblicati su “Cell metabolism”, formaggi cremosi, burro, lardo e simili sembra possano alterare anche i ritmi sonno-veglia.
Sì agli alimenti ricchi di L-triptofano, che, di notte, favorisce la sintesi della melatonina, come carni magre, pesce, legumi e cerali integrali. Sì al magnesio, che migliora la resistenza alla fatica, e alla vitamina B6, coinvolta nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori. Moderare il consumo di alcol, caffè o altri cibi e bevande eccitanti.
Vanno bene i cibi ricchi di ferro come l’avena, i muesli, le lenticchie e la crusca da associare ad altri che presentano notevoli tracce di vitamina C che permette l’assorbimento del ferro (spremute di arancia ad esempio). Un aiuto efficace è quello di aumentare la quota di omega-3 attraverso l’assunzione di pesce azzurro in modo da migliorare la fluidità delle membrane neuronali e dunque ottimizzare tutta l’attività dei neurotrasmettitori. Infine due raccomandazioni.
Prima: non dimenticare i cibi ricchi di potassio (banane) e magnesio come le zucchine, il riso integrale, gli anacardi che, fra l’altro, come segnala uno studio dell’università di Montreal, sarebbero in grado di aiutare le cellule dei muscoli ad assorbire i glucidi presenti nel sangue.
Seconda: ogni sera sorseggiare una tisana composta da valeriana, passiflora e melissa dal duplice effetto tonificante e placa-ansia.