Colazione: i segreti per non ingrassare

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

I nostri esperti hanno ribadito più volte il valore della prima colazione, il pasto più importante della giornata. Fortunatamente, gli italiani pare abbiano capito quanto partire con il piede giusto sia indispensabile per nutrirsi in modo corretto, specie quando si vogliono perdere dei chili di troppo.

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Stando agli ultimi dati, infatti, 9 su 10, non escono di casa senza prima aver mangiato qualcosa. Ma è proprio questo il punto da chiarire: quali cibi preferire?

Secondo gli studiosi dell’Università del Missouri, bisognerebbe iniziare consumando proteine. Il loro apporto è ideale per regolare, meglio di ogni altro componente alimentare, il controllo del metabolismo degli zuccheri da parte dell’insulina per l’intera giornata, riducendo così non solo il picco glicemico post-prandiale ma anche lo stesso appetito.

I risultati della ricerca condotta su volontari diabetici, massimi beneficiari di questo tipo di regime alimentare, suggeriscono quindi una prima colazione salata a base di alimenti come prosciutto, formaggi, uova e simili.

Mangiare salato a colazione non fa ingrassare

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Il timore è di compromettere salute e linea? “Un’alternativa adeguata – consiglia Ersilia Troiano, presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) – è un toast di pane integrale con una fettina di prosciutto cotto e una scamorza o formaggio a media stagionatura, meglio ancora se sostituita da un velo di ricotta”, spiega la nutrizionista ricordando che anche l’uovo, magari “strapazzato” in padella antiaderente con un filo d’olio, è un ingrediente ideale per la colazione.

Tuttavia, è d’obbligo una precisazione: “Uova, prosciutto, formaggi sono alimenti che di norma consumiamo come secondo a pranzo o a cena; se li introduciamo appena alzati occorre poi tenerne conto nel computo complessivo della settimana, perché il saldo finale resti equilibrato. Se mangiamo a colazione le quattro uova permesse dalle linee guida nutrizionali – precisa la specialista – poi non le porteremo in tavola in altre occasioni e le sostituiremo magari con i legumi”.

Senza disdegnare del tutto la versione dolce, per la quale però è sempre consigliato controllare l’apporto di grassi e sale nascosti, “variare il menù del mattino preferendo le opzioni a basso contenuto di zuccheri, grassi e calorie sono le regole vincenti per una buona prima colazione, dolce o salata che sia, ricordando che dovrebbe apportare circa il 20 per cento delle calorie dell’intera giornata”.