Alimentazione: i cibi contro malattie e invecchiamento

Il cibo custodisce i segreti per prevenire o favorire, curare o peggiorare molte malattie, da quelle metaboliche ai tumori, dalle patologie infiammatorie a quelle più strettamente legate all’invecchiamento come i deficit cognitivi e la fragilità nell’anziano.

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Molti componenti (nutrienti come vitamine, ma anche aminoacidi e certi grassi) degli alimenti sono in grado di spingere tasti e interruttori molecolari nell’organismo umano e così facendo di regolare il funzionamento dei diversi organi.

Ad esempio, specifici nutrienti possono attivare o disattivare alcune vie metaboliche, proteggendo o, al contrario, favorendo patologie quali il diabete. Non solo, lo stesso nutriente può modificare il nostro metabolismo in modo diverso in funzione di come viene assorbito a livello intestinale.

Nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma sono in corso, o in fase di avvio, numerose ricerche cliniche e sperimentali, atte a definire il ruolo di questi nutrienti nel determinare alterazioni metaboliche.

Molto attiva anche la ricerca sul fronte di nutrizione e tumori, per scovare quei componenti dei cibi che possono favorire o proteggere dal cancro e anche tendere a diete personalizzate da abbinare ad altri approcci preventivi e terapeutici delle neoplasie. E poi ancora, nutrizione e invecchiamento perché è ormai sempre più chiaro il ruolo protettivo di una sana alimentazione su mente e corpo.

Infine, la cattiva alimentazione condiziona anche lo stato infiammatorio del corpo, favorendo l’insorgere di malattie infiammatorie e degenerative.

Sono solo alcuni dei temi al centro dell’odierna quarta edizione della “Giornata per la Ricerca” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, organizzata al Policlinico Gemelli con i patrocini di Regione Lazio, Comune di Roma ed EXPO 2015. Tema dell’edizione 2015 è “Il ruolo della Nutrizione, dalla Prevenzione alla Cura”, argomento quanto mai attuale nell’anno dell’esposizione universale EXPO 2015.

Gli studi, condotti dai ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e dai medici del Policlinico Gemelli, spaziano dalla prevenzione alla cura di patologie oncologiche, infiammatorie e degenerative, del metabolismo e del circolo, e dell’invecchiamento e della fragilità.

I primi dati sull’alimentazione

Food sources of calcium

Nutrizione e malattie metaboliche: risultati preliminari suggeriscono che una dieta ad alto indice glicemico, inattiva in parte l’insulina con aumentato rischio di obesità, diabete e iniziali deficit cognitivi. 

Nutrizione e malattie infiammatorie: l’obesità è uno ‘stato infiammatorio cronico’ che porta con sé il rischio di molte gravi malattie non solo di tipo infiammatorio, ma anche degenerative. Gli studi sono volti a scoprire i meccanismi molecolari che mediano l’azione infiammatoria dei chili di troppo. Queste ricerche hanno permesso anche di studiare quali sono i cibi con le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti più opportune da assumere, e di dimostrare che malattie anche gravi come l’artrite reumatoide migliorano con il calo di peso, modificando alcuni biomarcatori specifici dell’obesità e dell’infiammazione legati all’obesità. I ricercatori hanno anche stilato un decalogo alimentare contro le malattie reumatiche.

Nutrizione e longevità: nel piatto, i segreti dell’active ageing (invecchiamento attivo). Dall’esercizio fisico, all’intervento nutrizionale personalizzato con l’utilizzo di specifiche soluzioni tecnologiche: questo il mix per contrastare con successo l’avanzare degli anni. Una ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica evidenzia che 1 anziano su 3 si alimenta male e mangia anche cibo scaduto: l’importanza di programmi di educazione alimentare  per tutte le età.

Nutrizione e tumori: mangiare sano serve anche a prevenire e aiutare la cura dei tumori. All’Università Cattolica vengono indagati i bersagli molecolari dei grassi Omega-3, di cui è ricco il pesce, potenzialmente in grado di rallentare la crescita del cancro del colon e del melanoma. Secondo altri studi invece il consumo di alimenti contenenti vitamine del gruppo B e ricchi di carotenoidi riduce del 40% il rischio di tumore di bocca e gola.

Nutrizione e ricerca di base: il cibo parla al nostro corpo, oltre a nutrirlo, e i diversi nutrienti contenuti negli alimenti comunicano con le nostre cellule influenzandone salute e comportamento. Gli studi sono rivolti a decifrare il linguaggio ancestrale del cibo per poi trarne suggerimenti per lo sviluppo di nuovi farmaci contro malattie metaboliche gravi e diffuse come il diabete, ma anche per ritardare l’invecchiamento.