Cibo spazzatura: la pubblicità influenza negativamente
La pubblicità influisce in maniera considerevole sulla nostra alimentazione e le nostre abitudini alimentari. Un recente studio ha messo in relazione la massiva visione di pubblicità sul cibo spazzatura e l’influenza che questa ha nella vita del consumatore. È possibile che questo tipo di pubblicità abbia una grande influenza? Scopriamolo insieme.
La pubblicità funziona, anche quando i suoi messaggi non sono positivi. E i bambini che guardano le réclame degli alimenti ipercalorici e poveri di sostanze nutrienti tendono a consumare più cibi spazzatura, e, in particolare, a scegliere bevande zuccherate e prodotti da fast food.
Lo rivela un nuovo studio del Rudd Center for Food Policy and Obesity della Yale University, pubblicato su “Economics and Human Biology”. La ricerca ha utilizzato l’“Early Childhood Longitudinal Study-Kindergarten Cohort”, una raccolta di dati rappresentativi sulla prima infanzia, e ha analizzato i modelli di consumo degli alimenti e l’indice di massa corporea di quasi 10 mila bambini che frequentavano la quinta elementare.
La pubblicità sul cibo spazzatura: influenza negativa
I risultati rivelano che la pubblicità televisiva dei cibi poco sani spinge i bambini ad aumentare il consumo di questi prodotti: l’esposizione a 100 spot sulle bibite analcoliche zuccherate causerebbe un aumento del 9,4 per cento del consumo di bevande zuccherate. La stessa esposizione alla pubblicità dei fast food è associata a un aumento dell’1,1 per cento della scelta degli alimenti da fast food. E questa predilezione riguarda soprattutto i bambini in sovrappeso e obesi.
“Attenzione: le diete dei bambini sono influenzate direttamente dalla pubblicità, con potenziali effetti a lungo termine sull’indice di massa corporea e sulla salute, soprattutto tra i bambini più in sovrappeso”, avverte l’autrice dello studio. Tatiana Andreyeva, del Rudd Center.
Non bisogna sottovalutare questo tipo di pubblicità, soprattutto nei bambini che inconsapevolmente acquisiscono informazioni decisamente fuorvianti. Fare attenzione alle domande che i bambini pongono a riguardo e come si relazionano al cibo.