Cannella: benefici e usi

La cannella è una tra le spezie più studiate. Questo per il suo vasto uso che risale all’antichità, sia in Oriente che in Occidente e per le sue proprietà benefiche, che non si limitano all’uso che ne facciamo in cucina. Questa spezia infatti è molto versatile e può essere usata in modi che non avremmo mai pensato. Vediamoli insieme.

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Nonostante la diversità tra la cucina occidentale e orientale, vi sono diversi punti di in comune tra le due culture, come ad esempio l’utilizzo delle spezie. La cannella è uno di questi punti di incontro.

In occidente viene principalmente usata per la preparazione di dolci, caramelle, cioccolato, gelati e liquori; in Oriente si predilige invece il suo uso per i piatti salati.

Questa spezia viene ottenuta dalla parte interna della corteccia di due piante diverse: il “Cinnamomum zeylanicum” e il “Cinnamomum cassia”. Sebbene le due piante appartengano alla famiglia delle Lauraceae, da esse si ottengono due prodotti di diversa qualità: dalla Cinnamomum zeylanicum si ricava una spezia più delicata, profumata e quindi più costosa; dalla Cinnamomum cassia si ottiene una spezia meno pregiata, con un sapore più aspro e con un valore di mercato inferiore rispetto alla prima.

Usi e proprietà della cannella, non solo in cucina!

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Anticamente, la cannella non veniva usata esclusivamente in cucina, ma anche per altre pratiche: gli Egizi la usavano  per le pratiche di imbalsamazione; nel Medio Evo era usata a scopo terapeutico per curare tosse e mal di gola ed era donata ai Re perché considerata un regalo molto prezioso; nel Rinascimento Nostradamus la cita fra gli ingredienti di un filtro d’amore. Anche nella Bibbia, in particolare nel libro dell’Esodo, la cannella è una delle sostanze aromatiche che Mosè userà per  consacrare il Tempio.

In commercio è possibile trovarla sotto forma di polvere e bastoncini. Esiste anche l’olio essenziale che trova applicazione a scopo curativo e non culinario. È ampiamente usata nella preparazioni di cosmetici e di prodotti per l’igiene personale, in particolare nei dentifrici, proprio per la sua azione antibatterica.

La cannella aiuta la digestione, in quanto stimola la salivazione e la secrezione di succhi gastrici. Una buona abitudine è quella di utilizzarla per cospargere la frutta, soprattutto cotta o la macedonia: aiuterà non solo a ridurre l’uso dello zucchero, ma soprattutto avrà un positivo effetto antifermentatico.

Risulta utile per combattere le infezioni causate da funghi e batteri: un recente studio condotto in Germania  ha dimostrato come questa spezia sia utile come cura per le infezioni alle vie urinarie causate dalla Candida albicans e da Escherichiacoli.

È un antisettico delle vie respiratorie e quindi si rivela adatta per la cura di bronchiti, influenza, raffreddore.

Ha proprietà emmenagoghe, cioè regola il ciclo mestruale riducendo anche i dolori che accompagnano soprattutto i primi giorni. Il consiglio è quello di far bollire l’acqua per alcuni minuti con la cannella; successivamente, prima di bere questa bevanda , lasciatela intiepidire. Si può usare anche in caso di inappetenza, vomito e alitosi.

La cannella è anche un delizioso rimedio per disinfettare le ferite: dopo aver pulito da eventuali residui di polvere e terra, la ferita può essere cosparsa con un po’ di polvere di cannella che, ovviamente, non causerà alcun bruciore così come i classici disinfettanti alcolici. I bambini ne saranno felici.

I numerosi studi sulla cannella

cinnamon-5274821_1920Ricercatori israeliani dell’Università di Tel Aviv guidati dal dottor M.Ovaia, studiando un gruppo di topi geneticamente modificati, sostengono che l’estratto della cannella chiamato CEppt possa inibire lo sviluppo della malattia di Alzheimer.

Un altro studio ha evidenziato che la cannella offre capacità ipoglicemizzante: in Pakistan, presso il Dipartimento di nutrizione umana della Università di Peshawa, Khan A e i suoi collaboratori, hanno somministrato giornalmente a un gruppo di pazienti diabetici una dose (da 1 a 6 grammi) di cannella appartenente alla varietà Cinnamomum Cassia. Rispetto ai casi di controllo, i soggetti diabetici presentavano una riduzione della glicemia, della emoglobina glicata, dei trigliceridi e del colesterolo totale e del colesterolo LDL.

Purtroppo, questo studio non è stato confermato da altri, anzi da una ricerca svolta da Baker W.L. e il suo staff,  non è stata osservata una significativa  variazione della glicemia, della emoglobina glicata, dei trigliceridi e del colesterolo totale e colesterolo LDL. Probabilmente i diversi risultati ottenuti possono essere attribuiti all’esiguo numero di pazienti sottoposti allo studio.

Nonostante non sia possibile ancora confermare l’effetto ipoglicemizzante, possiamo però confermare come la cannella possieda una concentrazione elevata di polifenoli che hanno una capacità antiossidante circa 62 volte superiore a quella di una mela.