Attacchi di fame: come gestirli ed evitarli
Con la consulenza della dott. ssa Valentina Schirò, Biologa Nutrizionista, Specialista in Scienza dell’Alimentazione, abbiamo analizzato un tema che riguarda moltissime persone: gli attacchi di fame. Come gestirli? Come evitare di arrivare a quel punto?
Ansia e tensione, spesso, danno avvio ad una improvvisa e inaspettata “fame”. Colti da un impulso irrefrenabile incominciamo a mangiare qualsiasi cosa ci passi fra le mani, e in quel momento difficilmente ci accontentiamo: ingurgitiamo avidamente il dolce quanto il salato senza nemmeno rendercene conto. Ogni tentativo di controllo e di gestione delle nostre azioni, diventa vano.
Il senso di sazietà è inesistente. Cosa succede? Un forte stress, così come paura, ansia e depressione, e la mancata capacità di gestirlo, innesca una smodata e incontrollata scorpacciata di cibo, ossia una vera e propria abbuffata. E quel che più è peggio, senza rendersene conto. Solo quando la tensione si è placata, ci si risveglia dal torpore durante il quale si è perso il controllo di sé. Come controllarci? Iniziamo a distinguere le diverse tipologie di fame.
C’è fame e fame: i diversi tipi di abbuffate
Le abbuffate possono essere di varia natura. In termini medici, vengono definite come aspecifiche multicibo se si assume una grande quantità di cibo senza dare la preferenza a un particolare gusto (dolce o salato) o alimento. Diversamente, sono classificate come specifiche monocibo, se invece la scorpacciata è rivolta a un solo tipo di alimento, come la cioccolata o il gelato. Si differenziano anche in base alla frequenza: possono essere uniche, saltuarie o periodiche.
E possono persino verificarsi più volte nell’arco della stessa giornata. Inoltre, questo modo scorretto di alimentarsi è spesso “condiviso”, associato sia alla compagnia di una specifica persona, sia alla concomitanza di particolari eventi, come ad esempio le uscite serali con gli amici o una festività. In queste occasioni allentiamo i freni inibitori, scrollandoci dell’ autocontrollo e della razionalità che quotidianamente siamo costretti ad osservare per la nostra attività lavorativa o per la gestione familiare.
Abbuffate e sindrome premestruale
Spesso, più che da una emozione e da una precisa condizione psichica, l’alimentazione eccessiva può avere un’origine fisiologica come nel caso della sindrome premestruale. Mal di testa, crampi addominali, alterazione dell’umore e fame smodata: ecco i sintomi accusati da tante donne durante il ciclo, motivati dall’alterazione del quadro ormonale caratterizzato da una minore presenza di estrogeni.
La spiegazione è scientifica: si è osservato infatti che ad una ridotta concentrazione nel sangue di estrogeni corrisponde una maggiore sensazione di fame. Gli estrogeni quindi contribuiscono alla regolazione dello stimolo della fame.
“Verifichiamo su noi stesse: durante i giorni che precedono la comparsa del flusso mestruale caratterizzato proprio da una minore presenza di estrogeni in circolo, la maggior parte di noi donne, avverte una accentuata sensazione di fame. Ora sappiamo il perché”