Alimentazione: i trucchi per mangiare meno
Per chi vuole dimagrire, anche l’ambiente che lo circonda ha la sua importanza. A detta dei ricercatori della Cornell University di New York, spesso l’abbuffata è influenzata anche da fattori esterni al reale appetito.
La dimostrazione arriva dallo studio Food and Brand Lab che suggerisce alcuni “trucchi” utili a tenere a bada la fame. Primo tra tutti, la scelta dei cibi da acquistare: abolite le confezioni formato famiglia, “meglio quelle di dimensioni ridotte e, nel caso dei biscotti, quelle in cui il prodotto è già “porzionato” – avverte Lucia Bacciottini, docente di nutrizione e nutraceutica presso l’Università di Firenze -.
“Nessuno mangerebbe 30 mele, ma 30 biscotti sì: dobbiamo tornare ad acquistare in maggioranza cibi interi e non i concentrati di nutrienti di cui abbondano i supermercati”, spiega la specialista, invitando a concederci “un unico alimento goloso per carrello”.
Occhio anche alle porzioni, da servire in quantità contenute. Come ha dimostrato Brian Wansink, direttore del Food and Brand Lab, avere sempre a propria disposizione un cibo invitante, come ad esempio delle succulente patatine, può favorire in un anno l’accumulo di oltre 3,6 chili. Idem per i cereali della colazione che, sebbene siano proposti in confezioni più che salutistiche, averli sotto gli occhi tutte le mattine può indurre ad approfittare di quantità eccessive.
Come aumentare, invece, il consumo di verdure? Il consiglio è di porre il vassoio che le contiene al centro del tavolo: non essere costretti ad alzarsi continuamente per servirsi, accresce le porzioni del 19%. Con una raccomandazione: riporre al più presto il cibo cucinato in eccesso, così da non cadere in tentazione.
A seguire, attenzione anche alle dimensioni delle stoviglie, preferendo piatti e scodelle piccole che aiutano a mangiare un po’ di meno. Importante anche il colore: mai servire la pasta al sugo in un piatto rosso. “In un nostro esperimento, scegliere il piatto dello stesso colore dell’alimento ha portato a un aumento di calorie del 18%”, ha dichiarato Wansink ricordando che “quando si mangiano fonti di amido ‘bianche’ e caloriche, come pasta, riso e patate, meglio puntare su piatti scuri e a contrasto”.