Aglio: caratteristiche, benefici e usi

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

L’aglio viene consumato da millenni sia per le sue proprietà gastronomiche sia per le sue numerose capacità profilattiche e curative. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo miracolo elemento.

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L’aglio, originario dell’Asia Centrale, è contraddistinto da un sapore e un odore particolari,  dovuti all’allicina, sostanza chimica che stimola il sistema immunitario dell’organismo a difendersi dai batteri e virus, aiuta ad abbassare la pressione alta e a mantenere il colesterolo nei valori normali.

Inoltre svolge un’azione antinfiammatoria sulle articolazioni agendo da coadiuvante contro i reumatismi. Consumarlo, insomma, fa davvero bene ma, a volte, si può essere scoraggiati per paura dell’alito cattivo.

Come ovviare?

Alito cattivo: alcuni rimedi

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I rimedi più conosciuti raccomandano di masticare qualche foglia di prezzemolo o un chicco di caffè, ma anche uno spicchio di mela, una foglia di menta o di bere latte.

Secondo uno studio pubblicato dall’Ohio State University, un bicchiere di latte ridurebbe in modo significativo i composti sulfurei che conferiscono all’aglio il caratteristico sapore pungente. Gli esperti consigliano di preferire il latte intero a quello scremato.

I rimedi a base di aglio

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Ai primi segni di influenza, prova una minestra calda d’aglio oppure aggiungi qualche spicchio al brodo di pollo.

Un decotto di aglio è un vero e proprio toccasana: fai scaldare una tazza d’acqua in un pentolino. Spegni il fuoco poco prima che raggiunga l’ebollizione (circa 70 °C) e aggiungi 6 spicchi d’aglio tritati. Copri il pentolino e lascia a riposo per tutta la notte. Il giorno dopo filtra e fai dei gargarismi con la bevanda ottenuta. Se vuoi, puoi anche berla.

Studi scientifici condotti dal Garlic Centre dell’East Sussex hanno dimostrato le straordinarie proprietà lenitive dell’aglio sul raffreddore.

L’esperimento è stato condotto su un campione di 146 volontari, da novembre a gennaio, il periodo più critico per le affezioni alle vie respiratorie. La metà dei volontari a cui era stato somministrato un integratore a base di aglio ha contratto meno raffreddori e ha avuto meno ricadute rispetto al gruppo che aveva assunto una pillola placebo.