Il tumore al polmone è la principale causa di morte per cancro nel mondo. Ogni anno 1,59 milioni di persone muoiono a causa di questa patologia: oltre 4.350 decessi al giorno in tutto il mondo.
La buone notizia per la lotta al tumore del polmone non a piccole cellule squamoso (NSCLC), la forma più aggressiva di cancro legato al fumo di sigaretta, arriva dai risultati di uno studio randomizzato di fase II (POPLAR) che hanno dimostrato l’efficacia di un nuovo trattamento immunoterapico.
Lo studio, che ha arruolato 287 pazienti ed è stato presentato durante il 51° congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), appena concluso a Chicago, ha messo in luce non solo quanto la molecola in sperimentazione, MPDL3280A, sia ben tollerata dai pazienti precedentemente trattati, ma soprattutto il suo effetto di raddoppiare la probabilità di sopravvivenza rispetto alla chemioterapia, facendo registrare una diminuzione del tasso di mortalità del 53%.
"Contro questo tipo di tumore - ha commentato Filippo De Marinis, Direttore Oncologia Toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano (IEO), e Past President dell’AIOT (Associazione Italiana Oncologia Toracica) - le armi terapeutiche sono ridotte e i farmaci in uso sono ancora quelli degli anni '90; non vi era cioè alcun farmaco innovativo disponibile. Quella presentata all'Asco, è la prima molecola di immunoterapia che punta a risvegliare il sistema immunitario, utilizzabile in modo mirato contro questo tumore dei fumatori. Oggi l'avere trovato un'arma nuova è un passo avanti importante".
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