La fine dell'Aids come pandemia è possibile, a patto che ci sia un impegno enorme e globale: a prometterlo e sollecitarlo al tempo stesso è Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale Usa per le malattie infettive e massimo esperto mondiale della sindrome da immunodeficenza acquisita. Di fronte alla platea di scienziati e attivisti convenuti ad Washington per la XIX Conferenza mondiale sull'Aids, Fauci ha detto: "Siamo ora finalmente su di un terreno scientifco tanto solido da parmetterci di affermare che saremo in grado di mettere la parola fine alla pandemia dell'Aids. Ma ciò non riuscirà senza un enorme e globale impegno. Chiudere con l'epidemia causata dal virus Hiv è una sfida immensa e dalle molte facce, ma ora sappiamo che puo' essere fatto". Fauci ha ripercorso le tappe vittoriose della scoperta dei farmaci antivirali che mantengono il carico virale nel sangue dei pazienti sotto controllo e la recente approvazione delle pillole per la profilassi, ma ha sottolineato la necessità di "implementare la diffusione dei trattamenti e della prevenzione". "Questo richiederà non solo il continuo flusso di investimenti da parte dei donatori correnti ma l'aggiunta di nuovi partner e organizzazioni e paesi donatori".
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