In questo inizio di primavera, le belle giornate sono un invito a trascorrere il tempo libero all’aria aperta magari concedendosi lunghe passeggiate in campagna ed escursioni nei boschi, specie nei week-end.
Tra le bellezze della natura si potrebbe però nascondere un vero e proprio nemico della nostra salute: la Borriella, un batterio trasmesso dalla zecca “dei boschi” o “della pecora” (Ixodes ricinus, che attacca anche cani, caprioli e altri mammiferi), molto diffuso e pericoloso “per gli adulti così come per i bambini, perché provoca la malattia di Lyme”, avverte il dottor Gianni Rezza, a capo del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), la cui prima preoccupazione è data dalla scarsa conoscenza del batterio da parte dei sanitari, che può ritardare la diagnosi di molti mesi dal contagio.
L’infezione, infatti, compare dopo un periodo di incubazione da 5 a 30 giorni ed “è caratterizzata da un eritema migrante, che si allarga intorno al morso fino a raggiungere i 50 cm di diametro - spiega Giusto Trevisan, direttore della Clinica dermatologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste, Centro regionale di riferimento per la malattia -. Se riconosciuta nella fase iniziale guarisce quasi sempre con una terapia a base di antibiotico specifico. Se cronicizzata può però portare a complicazioni a carico di cute, articolazioni, apparato nervoso e, più raramente, cuore e sistema immunitario. Inoltre, non pochi soprattutto tra i bimbi, sono gli episodi di paralisi facciale”, aggiunge lo specialista.
Rafforzati i controlli sui prodotti di origine animale e non, in arrivo..
L’Agenzia europea dei medicinali ha deciso una revisione dei farmaci..
Specificando il sesso e inserendo l’età otterrai la tua frequenza..
Vuoi sapere qual è il tuo rischio di malattie cardiovascolari? Rispondi..