Nasce a Roma, presso l’Istituto Statale per Sordi, il primo laboratorio sperimentale di “musica a colori” realizzato dall’artista Max Ciogli, musicista e pittore, con l’applicazione del nuovo metodo, da lui ideato, per avviare un nuovo apprendimento della musica e insegnare l’uso degli strumenti musicali a persone sorde. “Un’idea in cui ho fermamente creduto”, afferma l’artista che, grazie alla sua arte, ha messo a punto una tecnica con cui anche i sordi potranno sperimentare il piacere di “ascoltare la musica con i colori. Potranno relazionarsi direttamente con strumenti musicali associati a fenomeni visivi (la vista è il canale integro delle persone sorde e gioca un ruolo fondamentale in tutti i processi di apprendimento e comunicazione)”. Il sistema si avvale del software DCM (Dynamic Color Music), in grado di tradurre il suono in pentagrammi dinamici di note a colori dove il segno grafico vibra secondo il colore corrispondente: in pratica, ogni nota corrisponde a un colore. “Alla base di tutto - spiega Ciogli – una precisa codifica tra suoni e colori, che utilizzo dopo averla messa a punto attraverso anni di ricerche per le mie manifestazioni artistiche”. Gli strumenti previsti? A fiato come la tromba, il sassofono o il flauto, insieme al pianoforte e alle percussioni.
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