L’allenamento ipossico è finalizzato a sviluppare la capacità d’adattamento dell’organismo, ed è utile per la preparazione a molti sport perché migliora la resistenza alla fatica e aumenta le difese immunitarie. Molto bello ma intenso, quello vero si pratica in alta quota, con aria rarefatta. Ed è proprio la rarefazione a renderlo “allenante”, perché il cuore in carenza d’ossigeno è obbligato a battere più volte, per pompare il sangue necessario ai distretti muscolari. La carenza d’ossigeno delle alte quote, inoltre, obbliga gli alveoli polmonari a lavorare di più, cosa che poi facilita l’allenamento in città o dove l’ossigeno è in maggior percentuale nell’aria. Ma se non hai la possibilità di andare a 3000 metri, puoi darti nuovi stimoli anche in città con “Heat Program”. Perché anche in assenza d’aria rarefatta, se ti alleni in salita, il tuo fisico è costretto a potenziare i muscoli interessati al gesto sportivo e a incrementare la funzione respiratoria.
Sensazione di allenarsi ad alta quota
“Heat Program” è un concetto d’allenamento sviluppato per riportare le sensazioni dell’outdoor nell’indoor. Manca solo l’aria rarefatta dell’alta quota. Per il resto, con l’ausilio di macchine e programmi studiati da Max Grossi e Marika Moretti per portare la filosofia del camminare in montagna in un allenamento di gruppo in palestra, c’è tutto ciò che serve per diventare più forti, resistenti, magri e vitali. Il lavoro ipossico che sta alla base di “Heat Program” è privo di controindicazioni per la salute, cosa che non si può dire per l’allenamento oltre i 3000 metri, dove problemi cardiaci o di ipertensione possono sconsigliarne la pratica. Questo allenamento non induce solo benessere fisico ma anche mentale. Perché l’intensità permette di scaricare le tensioni quotidiane, rilassando e ricaricando le batterie. Essendo inoltre un’attività aerobica, dà una carica endorfinica al tuo organismo, lasciandoti di buonumore per molte ore dopo l’allenamento.